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LA STORIA DI MODUGNO VOLA CON FIORELLO NEL BLU DI CHAGALL


Con uno share del 38,98%, "Volare - La grande storia di Domenico Modugno", interpretata da Giuseppe Fiorello, supera i grandi ascolti del prime time, incollando allo schermo 11.386.000 telespettatori. La seconda puntata finisce con il grande successo di "Nel blu dipinto di blu" vincitrice del Festival di Sanremo nel 1958 e che fu cantata la prima sera da Johnny Dorelli (che compie oggi 76 anni) e la seconda dallo stesso Mimmo. Il testo nacque da una ispirazione del paroliere Franco Migliacci e grande amico di Modugno che ne compose la musica. Tuttavia, ci sono versioni contrastanti sulla creazione di questa canzone che è stata, ed è ancor oggi, cantata in tutto il mondo. Infatti, pare che Modugno si attribuisca il ritornello, mentre Migliacci sostiene che l'idea gli sia venuta guardando un quadro di Chagall "Le coq rouge" mentre era in dormiveglia, quindi, la canzone nacque da una visione onirica e non fu scritta a tavolino. Questa querelle fu portata avanti anche recentemente dallo stesso Migliacci che avrebbe minacciato azioni legali nei confronti della fiction.
Ma, torniamo alla canzone che è diventata il simbolo dell'Italia nel Mondo e che, all'epoca, fu prima in classifica negli Stati Uniti per 5 settimane, vendendo più di 22milioni di copie ed interpretata da cantanti del calibro di Dean Martin, Fred Buscaglione, Al Martino, Barry White e Gipsy Kings. Vinse anche due Grammy Awards: "Song of the year" e "Record of the year".
La canzone "Nel blu, dipinto di blu" conosciuta anche come Volare, rappresentò l'espressione dell'entusiasmo con cui Modugno realizzò il suo sogno, ma anche il sogno di una Italia che, di lì a poco, sarebbe rinata volando verso il miracolo economico. Nelle sue ultime interviste, Modugno la descrive come un "inno alla vita".
Giuseppe Fiorello, soddisfatto per il grande successo personale, ma soprattutto, per aver riportato in vita per due sere il grande Modugno, scrive dal suo profilo Twitter: "Mi ha chiamato la signora Modugno e ho ricevuto un sms dal figlio Marcello, parole immense che io condivido con tutta la troupe del film." E, a chi gli fa notare che lui è un grande attore e non il fratello di..., risponde: "Ti ringrazio ma Rosario per me sarà sempre un faro di luce importante".
Beppe è legatissimo al fratello che gli ha fatto un pò da padre dopo che sono rimasti orfani, di lui dice: "L’unica cosa che mi ha fatto davvero stare male in questi anni è stato quel pregiudizio paesano sul piccolo Beppe che copiava il grande Rosario. Non capivano, e io non sapevo spiegarlo, che seguivo la scia naturale del fratello diventato padre. Per questo sono diventato il pesciolino Nemo. Poi, una sera, dopo aver visto un mio film, mi chiamò per complimentarsi. Mi ci volle qualche secondo per realizzare che non parlava da fratello, ma da spettatore. Da allora, mi ospita nei suoi programmi perchè mi considera bravo ed è orgoglioso di me. Rosario è il mio maestro. Quando devo affrontare una scelta professionale importante, e ho qualche dubbio, chiedo a lui. Mi dice poche cose, e mi illumina. Anche in questo caso, non mi sentivo all'altezza di Modugno, anche se era un sogno che accarezzavo da tempo,  ma lui mi ha sempre spronato. Il grande Mimmo è una passione che ci ha trasmesso nostro padre, e un pò gli somigliava, per questo dedico il successo di questa fiction a mio padre".

Antonella Di Pietro©

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1 Commenti
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  1. Grande emozione davanti al teleschermo. Un tuffo nel passato, in un periodo da molti di noi vissuto. La notevole interpretazione di Beppe, poi, ha impreziosito il tutto, comprese le canzoni indimenticabili di Mimmo, da lui cantate!
    Cesare

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