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PISTORIUS: FINE DI UN FALSO MITO


Reeva Steenkamp è stata uccisa il giorno di S. Valentino, il giorno degli innamorati, uccisa dall'uomo che amava e che credeva la amasse, avrebbe dovuto scappare già alle prime liti, ai primi schiaffi ma è rimasta, come resta la maggior parte delle donne convinta, erroneamente, di poterlo cambiare, di poterlo salvare, perchè in fondo lui è buono! Si tende sempre a giustificare certi comportamenti con uomini, tra virgolette normali, figuriamoci quando avviene con un uomo che non ha più le gambe, forse Reeva lo comprendeva perchè lui era diverso dagli altri, diverso fisicamente, sicuramente lui si pentiva di maltrattarla e dopo, piangeva pentito, come capita a tutti gli uomini, anzi ai 'maschi' che picchiano le donne, e lei si inteneriva e lo perdonava, lo perdonava sempre, e poi lui era considerato un eroe nella società, malgrado le sue protesi era diventato un campione ed era considerato un simbolo della lotta alla disabilità, forse Reeva pensava che se l'avesse denunciato, malgrado lei fosse una famosa modella, non le avrebbe creduto nessuno, perchè lui è Oscar Pistorius.

Quella notte è diversa dalle altre, lei ha paura e si chiude a chiave in bagno, ma si è ormai arrivati a un punto di non ritorno e lui, in preda alla follia, le spara attraverso la serratura. Reeva muore! 

Oscar, oggi piange ancora, piange in Tribunale ma non c'è più lei che lo consolava malgrado tutto, ora è solo e dovrà fare i conti con la sua coscienza, sempre se la possiede.

Purtroppo, Reeva, come molte altre donne innamorate, non ha letto i segnali che l'avrebbero portata alla morte, forse sarebbe bastato informarsi sul passato di Pistorius,  che già nel 2008 viene arrestato per una denuncia di aggressione e trascorre una notte in carcere. La vicenda riguardava una ragazza che, ubriaca, aveva preso a calci la porta della casa di Pistorius ferendosi a una gamba dopo che lui l'aveva accompagnata fuori e che lo aveva per questo accusato di averla attaccata. Lo sportivo è stato rilasciato solo dopo che la verità è emersa, con ammissione di colpa da parte della polizia che si è scusata per il plateale errore. Ma qual'era la verità vera? Che lui era un campione disabile e la sua credibilità era superiore a quella di una donna ubriaca. Quindi, lui esce da questo caso vincente e nessuno dei suoi fans ha avuto il benchè minimo dubbio sulla sua innocenza, e forse anche Reeva gli aveva creduto!

Perchè, questa tipologia di uomo è molto convincente e persuasivo nel dimostrare la sua estraneità ai fatti, ed è anche molto abile nel fare apparire colpevole la controparte e, di solito, la nuova compagna, malgrado denunce certificate e processi in corso, crede in quest'uomo e lo vede vittima e non carnefice. Salvo poi capirlo quando è troppo tardi!

La stampa sudafricana, che lo considera un 'paranoico, amante delle armi',  riporta che, la notte scorsa, la polizia sarebbe stata chiamata due volte dai vicini di Pistorius, una prima per le urla provenienti dall'abitazione, una seconda dopo gli spari. Un altro femminicidio, un altro delitto che ci auguriamo non resti impunito! 

Questa mattina i Giudici del Tribunale di Pretoria hanno formalizzato l'incriminazione per omicidio volontario premeditato nei confronti di Oscar Pistorius. Fine di un mito.


Antonella Di Pietro©

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