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LO STRETTO DI MESSINA PATRIMONIO DELL'UMANITA'

Foto di Giuseppe Russo

Qualche anno fa, esattamente nel 2009, è stato creato su Facebook il gruppo LO STRETTO DI MESSINA PATRIMONIO DELL'UMANITA' che chiedeva all'UNESCO di inserire il nostro Stretto quale Patrimonio Naturale e Culturale dell'Umanità. Il gruppo, che fu fondato all'epoca da Mario Siracusa nominando la scrivente amministratrice dello stesso, quando assunse la nuova veste grafica perdendo ben 7.000 iscritti (ricordiamo che facebook fece migrare i vecchi gruppi insieme agli iscritti), venne rilanciato mantenendo l'originaria descrizione: 

UNESCO. INTERGOVERNAMENTAL COMMITEE FOR THE PROTECTION OF THE WORLD CULTURAL AND NATURAL HERITAGE.

Da molti anni l'UNESCO esercita su oltre 500 luoghi della Terra particolarmente significativi, per la vita del genere umano e per la sua storia culturale, una protezione in nome della umanità intera. Sono luoghi definiti patrimonio dell'umanità ed in nome di questa e delle popolazioni locali, che in essi vivono e si adoperano per custodirli , alle Nazioni Unite viene affidato il compito di salvaguardarne l'integrità e l'esistenza per le generazioni future e di garantirne l'equilibrata fruibilità per quelle attuali.

Molti di questi luoghi insistono nel Mare Mediterraneo ed in particolare lungo le coste o all'interno della Penisola italiana. Essi sono segnati da tracce umane ed artistiche di epoche diverse o mantengono da millenni inalterata la loro fisionomia naturale. Nei confronti di trasformazioni irreversibili messe in atto dall'azione delle società moderne, che talvolta cancellano memoria, storia e paesaggi, e di fronte ai rischi di distruzione delle stesse basi ecologiche e culturali del genere umano, che progetti di sviluppo non controllati da adeguate valutazioni di impatto mettono in campo, la protezione dell'UNESCO può rivelarsi un valido sostegno a quanti - in sede locale o in qualsiasi altra parte del mondo - si oppongono a siffatte azioni. La tutela dell’UNESCO, inoltre, mette in campo risorse, umane, scientifiche e finanziarie, per il mantenimento, il restauro, la protezione e la valorizzazione dei siti iscritti nella lista del "world cultural and natural heritage"

Pertanto, è con grande soddisfazione che apprendiamo che il sindaco di Messina, Renato Accorinti, insieme alla sua Giunta,  ha deliberato l'avvio all’iter finalizzato all’ottenimento, da parte dell’UNESCO, della dichiarazione di "Patrimonio dell'umanità" per l’Area dello Stretto di Messina. In tal senso ha inviato una richiesta di partnership al commissario prefettizio di Reggio Calabria, al sindaco di Villa San Giovanni, ai rettori delle Università degli Studi di Messina e Reggio Calabria, al presidente dell'Autorità portuale, al comandante dell'Autorità marittima dello Stretto, al soprintendente ai beni culturali, al soprintendente del mare a Palermo, al direttore dell'istituto CNR per l'ambiente marino costiero, ai presidenti della Camera di commercio, della fondazione Bonino Pulejo, della fondazione Horcynus Orca, della Sezione del F.A.I., del WWF, di Italia Nostra, di Legambiente, della Società messinese di storia patria, dei Club Rotary, Lions e Kiwanis, del circolo canottieri Thalatta, della Lega navale italiana, dell'Associazione motonautica e velica peloritana e della Comunità Ellenica dello Stretto. 

L'iniziativa riguarda la complessa ed articolata trama di eventi e realtà concernenti la mitologia, la storia sociale, gli elementi naturali e naturalistici, la letteratura, la cultura del mare e la tecnologia, che da tremila anni vedono questo angolo di mondo svolgere un ruolo di primaria importanza nella storia, nella cultura, nell’immaginario dei popoli, che si affacciano sul Mediterraneo. Lo Stretto di Messina, vero e proprio ombelico del Mare Nostrum, si è infatti venuto costituendo, nel corso dei secoli, come un palinsesto territoriale che ha visto progressivamente stratificarsi fenomeni e realtà ecosistemiche, fabulazioni, saperi, eventi storici, memorie che dal mondo antico sino ad oggi hanno continuato a segnare, con la loro variegata molteplicità, lo specialissimo habitat eco-antropologico che si dispiega tra le due sponde della Sicilia e del continente, finendo con il costituire nel terzo millennio un unicum di cui non esiste eguale nel pianeta. 

Tra le realtà, materiali ed immateriali, che hanno concorso a delineare l’identità dell’area dello Stretto di Messina nel corso della sua plurimillenaria storia, si riportano qui di seguito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti:1-Ulisse e le Sirene; 2- Scilla e Cariddi; 3- Il fenomeno della Fata Morgana; 4- Colapesce; 5- Giufà; 6- Leggende di Re Artù; 7- Il passaggio di San Paolo; 8- L’attraversamento sulle acque di San Francesco di Paola; 9- I Ferry Boat e i collegamenti tra le due sponde; 10- L’emigrazione; 11- La pesca del corallo; 12- La caccia al pesce spada; 13- La cantieristica tradizionale e i mastri d’ascia; 14- I laghi di Faro e Ganzirri; 15- I terremoti e i maremoti; 16- La microflora e la microfauna dello Stretto; 17- I Flussi migratori; 18- I due Piloni ENEL; 18- Il pellegrinaggio a Polsi e le devozioni comuni alle comunità costiere; 19- Le Vare (Messina e Palmi) e i Giganti, siciliani e calabresi; 20- Lo sbarco dei Normanni in Sicilia; 21- Gli eventi storici, dall’antichità ai giorni nostri; 22- I forti umbertini e i presidî di avvistamento costiero; 23- Le Dogane e i Porti Franchi; 24- La partenza per le Crociate; 25- La partenza per la Battaglia di Lepanto; 26- La rotta francigena; 27- La permanenza a Messina di Riccardo Cuor di Leone; 28- I fari; 29- La letteratura di viaggio e il “Bosforo d’Italia”; 30- Horcynus Orca e la metafora dello Scillecariddi, etc. 

Il progetto sopra descritto necessita, a parere dell'Amministrazione Accorinti, del concorso attivo di tutte le istituzioni e dei soggetti pubblici e privati di cui la società si compone, trattandosi di porre in essere un processo virtuoso volto a focalizzare e valorizzare i tratti identitari sottesi ad un’areale il cui assetto si è venuto storicamente determinando. Il concorso di siffatti partners obbedisce peraltro ad uno dei dettati normativi sanciti dall’UNESCO, secondo cui la proposta d’inserimento deve risultare da una sinergia politica e sociale fortemente rappresentativa delle comunità locali. In tale prospettiva, è parso opportuno avviare un rapporto interlocutorio con i rappresentanti degli enti cui è stata inviata la richiesta di partnership, affinché possano adeguatamente valutare l’interesse e la preziosa occasione di sviluppo culturale e socio-economico sottesi all’iniziativa in oggetto e, auspicabilmente, aderirvi con convinzione attivandosi - secondo le modalità che saranno in seguito concordate - per la migliore conduzione dei passi intermedi, anche di natura promozionale, e il migliore positivo esito della stessa. Alla luce di quanto fin qui esposto, si richiede di voler cortesemente riscontrare la presente nota, comunicando la propria adesione di massima all’iniziativa qui proposta. L'Amministrazione quindi fisserà un calendario di incontri finalizzati all'organizzazione delle singole fasi procedurali, in cui ciascuno dei soggetti in indirizzo potrà adeguatamente fornire il proprio prezioso apporto al progetto condiviso.

La Federazione Universitaria Cattolica Italiana di Catanzaro raccoglie la richiesta di patnership inviata dalla giunta del Comune di Messina a tutti gli enti calabresi interessati all’ottenimento del riconoscimento dello Stretto di Messina “Patrimonio dell’Umanità” da parte dell’Unesco. “Lo Stretto di Messina - dichiara il presidente della Federazione Sebastian Ciancio - è certamente Patrimonio dell’Umanità. Non si può omettere l’importanza storica, letteraria e sociale, che da sempre vedono lo Stretto ricoprire un ruolo fondamentale nella cultura e nella tradizione mediterranea. Lo Stretto rappresenta un esempio eminente dell’interazione umana con l’ambiente, una testimonianza visibile dei processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione millenaria dell’ecosistema, un capolavoro paesaggistico direttamente associato ad avvenimenti, credenze e opere artistiche aventi un significato geopolitico eccezionale. "Il creato - come si  legge in una nota stampa diramata dalla Fuci di Catanzaro - è un dono prezioso di Dio, il quale ne ha sapientemente tracciato gli ordinamenti intrinseci, consegnandoci i segnali orientativi a cui  attenerci come amministratori della sua creazione. E’ proprio a partire da questa consapevolezza che consideriamo le questioni legate all’ambiente e alla sua salvaguardia intimamente connesse con il tema dello sviluppo umano integrale. Tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, scientifico, naturale ed ambientale dello Stretto di Messina significa dimostrare grande attenzione e sensibilità alle risorse spesso sconosciute e non apprezzate del nostro territorio. Lo Stretto di Messina, ombelico del Mar Mediterraneo, rappresenta un ponte naturale che unisce, che accoglie e che può essere il motore trainante di una nuova e perpetua pace tra popoli. Ritengo - conclude Ciancio - che come sempre predicato dall’Unesco, sia compito di ciascun cittadino custodire gli habitat più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale dal punto di vista della scienza e della conservazione".


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1 Commenti
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  1. Avevo letto la notizia e ne sono rimasto molto piacevolmente sorpreso .... felice che una iniziativa del genere possa portare un ulteriore punto d'onore per questa Città. :)

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