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TIR - VISICARO CHIEDE AL SINDACO ACCORINTI DI ASSUMERE UNA POSIZIONE CHIARA


Questa mattina si è svolta a Messina, nei locali di Via Todaro, la conferenza stampa "Per liberalizzare le concessioni degli approdi e liberare lo Stretto bene comune per eccellenza - proposte rivolte all'amministrazione e al Consiglio Comunale", indetta dal Comitato La Nostra Città e dal suo promotore Saro Visicaro. 

Presente anche Giacomo Di Leo del Partito Comunista dei Lavoratori che "sostiene la lotta per la liberazione della città dal dominio dei Tir e dal gruppo capitalistico dominante, che si è arricchito sulla pelle dei cittadini di Messina".

Il Comitato La Nostra Città, dal 25 aprile del 2000, lotta per liberare la città dal traffico pesante e innumerevoli sono state le manifestazioni e le raccolte firme organizzate da Saro Visicaro, che, stamane, ha ricordato l'ultimo incontro avuto con l'attuale amministrazione comunale dove si è parlato in maniera vaga e teorica di ecopass, tariffe e approdi senza arrivare a soluzioni concrete e dove non trasparivano certezze ma, soprattutto, nessuna chiarezza visto che non è stato pubblicato un comunicato stampa relativo allo stesso incontro. 

Poi, ha ribadito il suo completo disinteresse ad una eventuale carica politica dicendo che "candidarsi nella lista di Accorinti non significa aver giurato fedeltà ad un movimento" e che "attraverso il silenzio non si può migliorare, bisogna dire quello che non va".

E per Visicaro le cose che non vanno sono tante, a cominciare dal monopolio costituito dalle attuali società gestori del traghettamento nello Stretto. Un monopolio che "ha impedito la socialità nei servizi pubblici" e che non "dà l'opportunità sia a cittadini sia a imprese commerciali e industriali di mettersi in gioco". Cosa che, invece, avverrebbe con la liberalizzazione delle concessioni degli approdi. 

In questi anni l'Autorità Portuale ha gestito "tutte le attività concessorie mediante la logica privatistica dei vari comitati portuali" e appare "inverosimile che una maggioranza privata possa decidere le sorti e gli assetti urbanistici della parte migliore del nostro territorio". In tal senso, il Comitato La Nostra Città chiede di "ridiscutere con il Governo i limiti della circoscrizione territoriale". 

Riguardo alla formalizzazione della "ennesima procedura per l'ennesima concessione degli approdi del Viale della Libertà" il Comitato si chiede "come mai Accorinti, che in campagna elettorale chiedeva la chiusura della Rada S. Francesco, non sia nel comitato portuale" e sollecita il sindaco a "bloccare il bando in itinere onde evitare conseguenze negative" e a "vietare ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 t. di accedere agli imbarchi di Viale Libertà (come era previsto nell'ordinanza n°132 del 23 marzo 2006) nelle 24 ore e senza deroghe". 

In attesa della soluzione definitiva dello spostamento degli approdi, il Comitato La Nostra Città chiede per il Molo Norimberga l'utilizzo "in fasce orarie di sicurezza" e per l'approdo di Tremestieri "una commissione d'inchiesta sulla realizzazione dell'approdo di emergenza e una verifica tecnica sui lavori di consolidamento in atto al fine di una formale richiesta di danni erariali ai responsabili tecnici e/o amministrativi". Quindi, invita il sindaco Accorinti a realizzare "la prevista area di stoccaggio dove convogliare i mezzi pesanti (oltre le 3,5 t) in attesa d'imbarco". 

Riguardo all'ecopass il Comitato La Nostra Città chiede "la revoca per inadempienza dell'attuale convenzione e la rimodulazione delle tariffe e della riscossione attraverso bando pubblico o affidamento all'ATM (Azienda Trasporti Municipalizzata)". 

E' intervenuta anche Nina Lo Presti, consigliere comunale con la lista del sindaco Renato Accorinti "Cambiamo Messina dal Basso" che ha detto: "Sono qui come attenta osservatrice e le proposte di Visicaro penso siano condivisibili. Il nostro sindaco ha bisogno di essere guidato nel modo giusto". 

Sulla scorta di questa frase pronunciata dalla Lo Presti, abbiamo chiesto a Saro Visicaro se pensa che Renato Accorinti sia rimasto vittima, suo malgrado, dell'ingranaggio del palazzo dei bottoni. La sua risposta è stata affermativa ed ha aggiunto che sono inevitabili "gli schizzi di fango".

Ma gli schizzi di fango non sono profumo di rose!



Antonella Di Pietro

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1 Commenti
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  1. Io questa cosa della concorrenzialità fra imprese diverse,per la Rada di San Francesco,non la considererei,significherebbe ingessare la situazione attuale ed aggravarla ulteriormente,si faccia per tremestieri e per il Molo Norimberga, si potrebbe considerare qualche piccolo approdo per i passeggeri,mezzi piccoli,aliscafi e battelli veloci,una fermata della Metropolitana del Mare,...non più di questo,mettere poi la sigla di un piccolissimo partito non serve a rendere forte le iniziative,semmai a renderle perdenti,occorre fare un comitato di associazioni sociali e personalità capace di trainare sia l'attenzione della stampa che dele istituzioni.Purtroppo per tre anni ci dobbiamo sorbire questa nuova convenzionesperiamo che si dia una soluzione trasparente al problema importante dell'ECO PASS,almeno questo Accorinti lo deve fare.

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