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HORCYNUS FESTIVAL: TUTTO IL PROGRAMMA DELLA SESSIONE ESTIVA A CAPO PELORO

L’analisi sul “Mediterraneo in Costituzione” con il premio Horcynus Orca a Lampedusa, per la musica Nemas canta Kunsertu, il focus sulla nuova drammaturgia meridionale e i percorsi cinematografici con l’omaggio a Pasolini. Questi alcuni eventi speciali della XII edizione dell'Horcynus Festival la cui programmazione è stata presentata ieri a Palazzo Zanca di Messina.


L’Horcynus Festival aprirà la sessione estiva sabato 2 agosto a Capo Peloro, con una serata dedicata al fenomeno delle migrazioni nel Mediterraneo, sul focus “Mediterraneo in / migrazione”. Alle 20:30 è in programma la proiezione di "EU 013 - L'ultima frontiera" (Italia 62' 2013), il documentario diretto da Alessio Genovese, realizzato con Raffaella Cosentino e girato all'aeroporto di Fiumicino, al porto di Ancona e nei Centri di Identificazione ed Espulsione di Roma, Bari e Trapani.

"EU 013 - L'ultima frontiera" è il primo documentario girato all’interno dei CIE italiani, dove ogni anno circa 8mila persone vengono trattenute per un periodo di tempo che arriva fino a 18 mesi, in regime di detenzione amministrativa, cioè senza avere commesso un reato penale e senza essere stati giudicati nel corso di un processo. Sessanta minuti di immagini inedite che mostrano i retroscena del controllo sui migranti delle frontiere italiane e la vita quotidiana nei centri.

Grazie alla collaborazione con il ministero dell'Interno, le videocamere sono riuscite a entrare dove nessuno era arrivato prima. Dalla sala d'attesa del Terminal 3 dell'aeroporto di Fiumicino dove vengono fatti sostare gli stranieri in attesa del respingimento, alle gabbie dei centri dove avvengono i rimpatri forzati. Al termine della proiezione l’incontro con il regista Alessio Genovese.

Seguirà, alle ore 22:00, la consegna del “Premio Horcynus Orca” alla comunità di Lampedusa, con la partecipazione del sindaco Giusi Nicolini, in segno di riconoscimento ai gesti di pace e di accoglienza lanciati dall’isola nelle politiche rivolte ai migranti.

Chiude la serata, alle ore 22:30 la produzione musicale del Festival, inserita nella sezione Musica Nomade, diretta da Giacomo Farina: Nemas canta Kunsertu. In prima assoluta, il repertorio dei Kunsertu, storica band messinese, è affrontato monograficamente da Nemas, l’ensemble musicale che ne ha raccolto l’eredità. “L’operazione di riscoperta delle sonorità del Mediterraneo della sezione Musica Nomade – spiega Giacomo Farina – per il 2014 si concentra nell’area dello Stretto e si pone in ascolto di tutte le lingue del mondo e dei fatti che ci accadono intorno. Con particolare vicinanza alla questione palestinese, che è sempre stata dentro i Kunsertu con la voce di Faisal Taher. Dedicheremo inoltre il concerto a chi è costretto, da anni, a fuggire dalla propria terra a causa di guerre e sofferenze, ricordando a tutti lo storico senso di ospitalità che ha sempre caratterizzato la Sicilia”.

Il progetto Nemas nasce nel 2004 con Maurizio “Nello” Mastroeni, componente del nucleo storico dei Kunsertu dal 1980 al 1995, e co-autore e compositore di tutti i brani del gruppo. Da Mokarta, diventata un’icona della Sicilia, all’evocativa Dumà, dalla saltellante Stocca all’indiavolata Zambra, passando per Ghandura e Fannan. Nell’occasione sul palco ci saranno anche il vocalist palestinese dei Kunsertu, Faisal Taher, e il cantante e polistrumentista Egidio La Gioia. La formazione al completo sarà composta da Maurizio Nello Mastroeni (chitarra e voce), Faisal Taher (voce), Egidio La Gioia (voce), Giacomo Farina (organetto e percussioni), Roberto De Domenico (percussioni), Massimo Pino (basso), Peppe Pullia (batteria), Matteo Brancato (tastiere), Antonio Putzu (sax), Fabio Sodano (flauto e fiati popolari).

La riflessione sul tema “Mediterrano in / migrazione” prosegue domenica 3 agosto con l’incontro con Gianluca Solera, blogger e “uomo di frontiera” per storia personale, esperienza professionale e impegno civile. Solera, autore del libro "Riscatto Mediterraneo", interverrà in una conversazione con il pubblico intitolata “Popoli in fuga dalla guerra, destinazione: Europa”.

ARCIPELAGHI DELLA VISIONE. La sezione cinematografica dell’Horcynus Festival, diretta da Franco Jannuzzi propone due filoni: “Mediterraneo in / migrazione” e “Immanente Trascendente”. “Con il primo filone – spiega il direttore artistico – restiamo collegati al tema generale del Festival”. Due le pellicole: il documentario EU 2013, L’ultima frontiera, proiettato in apertura di Festival e La mia classe, di Daniele Gaglianone e con Valerio Mastrandrea. Tra finzione cinematografica e realtà, è il racconto della vita scolastica di una classe di immigrati.

“Altro percorso di indagine quello del filone ‘Immanente Trascendente’ – aggiunge Jannuzzi – Nasce dalla curiosità riguardo i modi del cinema di trattare l’elemento sacro, mistico e le emozioni che suscitano l’altro e l’oltre. Cosa può mostrare il cinema che affronta questi temi? Il cinema classico ha risposto con un taglio limitante. I film in programmazione -  Ida (regia di Pawel Pawlikowski, Polonia, 2013), The Tree of Life (regia di Terrence Malick, UK, 2011) e La doppia vita di Veronica (regia di Krzysztof Kieślowski, Polonia, 1991) - propongono risposte diverse”.

In questo contesto si inquadra la serata dedicata a Pier Paolo Pasolini, nel 50esimo anniversario dell’uscita del capolavoro "Il Vangelo secondo Matteo", in programma lunedì 4 agosto alle 23.00. La serata si apre alle 20.30 con la proiezione di due lavori di Pasolini: "La Ricotta" e "Sopralluoghi in Palestina". Alle 22.10 l’incontro con Graziella Chiarcossi permetterà di approfondire i temi della serata.

La sezione cinematografica del Festival propone ancora due documentari: The silent chaos, di Antonio Spanò, che racconta il Congo segnato da anni di guerra civile, e Nato Prematuro, di Enzo Cei, viaggio in un reparto di neonatologia. In programmazione anche i lungometraggi Padre Vostro, di Vinko Bresan, con la lotta agli anticoncenzionali di un giovane parroco di un paese con scarsa natalità, il road-movie Locke, di Steven Knight e l’ultimo fil di Jim Jarmusch, Solo gli amanti sopravvivono.

MIGRAZIONI TRA TERRE E MARE. È la sezione teatrale, diretta da Massimo Barilla, che propone un focus sul ruolo della nuova drammaturgia dell’area dello Stretto, con la compagnia Scimone – Sframeli, in scena con Bar (7 agosto, ore 21.45) e Mana Chuma Teatro, che propone Longa è a jurnata (8 agosto, ore 21.00 e 22.00). “Il ruolo trainante della nuova drammaturgia meridionale, specialmente attraverso l’uso alto dei dialetti, è ormai un dato acquisito per la critica e per il pubblico – spiega il direttore artistico – All'interno di questo discorso Spiro Scimone e la compagnia Scimone/Sframeli, che quest'anno festeggia il proprio ventennale, hanno un posto centrale, insieme ad altri autori dell'area dello Stretto che riescono a confrontarsi con una dimensione nazionale e internazionale”. Pur non essendo direttamente riferibili al tema generale del Festival, in entrambi gli spettacoli l’elemento centrale è l’affrontare il tema della precarietà innanzitutto esistenziale e il racconto di figure alla ricerca disperata di una via d'uscita e della costruzione "possibile/impossibile" di un percorso di vita diverso.

MEMORIE IN COSTITUZIONE. È ormai appuntamento annuale quello con l’aggiornamento sul percorso di stratificazione degli Archivi della Fondazione Horcynus Orca. Per la dodicesima edizione, al centro l’archivio della “Memoria Condivisa”, intitolato a Boris Giuliano e Carmelino Di Fazio, con l’appuntamento Memorie in Costituzione (martedì 5 agosto, ore 21.40). Sarà l’occasione per presentare l’adesione della Fondazione alla “Rete nazionale degli archivi per non dimenticare” ed il protocollo d’intesa con il Centro Flamigni e l’Archivio di Stato, entrambi di Viterbo, orientato ad ampliare la collezione di documenti e gli strumenti capaci di raccontare i fatti di Portella della Ginestra, nucleo principale dell’archivio della Fondazione. La giornata sarà allargata ad una collaborazione con il presidio di Libera Messina, in virtù della coincidenza con l'anniversario dell'uccisione di Antonino e Ida D'Agostino a cui il presidio messinese è dedicato e per completare una riflessione partita lo scorso 21 luglio, anniversario dell’omicidio Giuliano.

TRASBORDI. Completano il programma del Festival i quotidiani appuntamenti con Trasbordi, striscia letteraria a cura di Caterina Pastura e Massimo Barilla. Ogni sera sarà affrontata la lettura di brani che raccontano l’attraversamento dello Stretto di Messina, metafora delle migrazioni nelle parole dei grandi della letteratura e ancora negli autori contemporanei. Dal principale riferimento per la Fondazione, l’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, alle pagine di Consolo, Vittorini, Pasolini,  Cattafi fino alle nuove produzioni di Perrella, Zumbo e Vitarelli.

INAUGURAZIONE SALA VINCENZO CONSOLO. Il Festival sarà l’occasione per intitolare la nuova sala polifunzionale della Fondazione Horcynus Orca al grande scrittore e intellettuale messinese Vincenzo Consolo. “Vincenzo è membro del comitato scientifico della Fondazione – dice il presidente Gaetano Giunta – sin dalla sua costituzione ed ha sempre contribuito all’elaborazione delle strategie culturali dell’Horcynus arricchendole del suo pensiero lungimirante e profondo e di uno spessore umano per molti di noi indimenticabile”.

PERCORSI EDUCATIVI. Ad affiancare operatori e volontari durante le giornate del Festival ci sarà anche un gruppo di studenti del Liceo Ainis, venti ragazzi che sono stati impegnati nel corso dell'anno in un percorso di conoscenza e approfondimento delle attività sociali ed economiche realizzate dagli attori sociali della Fondazione di Comunità di Messina – Distretto Sociale Evoluto, visitando i luoghi ed entrando nel vivo dei progetti in corso. Tappa finale di questo stage sarà proprio l'Horcynus Festival, durante il quale gli studenti realizzeranno attività di ricerca sociale e interviste.

Programma Horcynus Festival 2014 - Sessione estiva:

venerdì  1  agosto
Pianissimo – Libri sulla strada
1° tappa del tour siciliano
eventi collaterali

sabato  2  agosto
Ore 20,30  "EU 013 - L'ultima frontiera"
di Raffaella Cosentino e Alessio Genovese
Doc - Mediterraneo in/migrazione
a seguire incontro con il regista

Ore 21,45
"TrasBordi!
Striscia letteraria a cura di Caterina Pastura e Massimo Barilla
Uno stretto labirinto di storie

Ore 22,00
"Premio Horcynus Orca” alla comunità di Lampedusa
con la partecipazione di Giusi Nicolini, Sindaco Lampedusa
Mediterraneo in/migrazione

Ore 22,30
Nemas canta Kunsertu
produzione Horcynus Festival, prima assoluta
Musica Nomade/eventi speciali

Domenica   3 agosto

Ore 21
"TrasBordi"
Striscia letteraria a cura di Caterina Pastura e Massimo Barilla
Uno stretto labirinto di storie

Ore 21,10  
"La mia classe"
di D. Gaglianone (Italia 92' 2013)
Arcipelaghi della visione - Mediterraneo in/migrazione

Ore 22,40
Popoli in fuga dalla guerra, destinazione: Europa
Conversazione Gianluca Solera
eventi speciali - Mediterraneo in/migrazione

Ore 23,15  
"Ida" di P. Pawlikowski (Polonia 80' 2013)
Arcipelaghi della visione – Immanente trascendente

Lunedì  4  agosto 
Serata Pasolini nel 50esimo del "Vangelo secondo Matteo"
                       
Ore 18,30  
"Orizzonti erranti"
presentazione del libro di Fabio Adani
a cura dell’Associazione Black & White
eventi collaterali

Ore 20,30  
"La ricotta"
di P.P. Pasolini  (Italia, 1963, 35’)
Arcipelaghi della visione – Immanente trascendente

A seguire
"Sopralluoghi in Palestina"
di P.P. Pasolini  (Italia, 1963, 55’)
Arcipelaghi della visione

Ore 22   
TrasBordi
Striscia letteraria a cura di Caterina Pastura e Massimo Barilla
Uno stretto labirinto di storie

Ore 22,10 
Conversazione con Graziella Chiarcossi
eventi speciali

Ore 23,00  
"Il Vangelo secondo Matteo"
di P.P. Pasolini  (Italia, 1964, 142’)
Arcipelaghi della visione – Immanente trascendente

Martedì  5  agosto

Ore 20,30 
"The silent chaos"
di Antonio Spanò (Italia 45' 2012)
Doc
a seguire incontro con il regista

Ore 21,30  
TrasBordi
Striscia letteraria a cura di Caterina Pastura e Massimo Barilla
Uno stretto labirinto di storie

Ore 21,40 
Memorie in Costituzione
Presentazione Adesione alla Rete degli archivi
per non dimenticare e del protocollo d’intesa
con l’Archivio di stato di Viterbo
e il Centro Studi Flamigni
con Stefano Roveda e Paolo Benvenuti
Horcynus Orca - Archivi

Ore 21,50  
"Padre Vostro"
V. Bresan (Croazia 96' 2013)
Arcipelaghi della visione

Ore 23,30 
"The Tree of Life"
di Terrence Malick (UK 138' 2011)
Arcipelaghi della visione – Immanente trascendente

Mercoledì  6 agosto

Ore 20,30
Nato prematuro
di Enzo Cei (Italia 21' 2013)
Doc

Ore 21  
TrasBordi
Striscia letteraria a cura di Caterina Pastura e Massimo Barilla
Uno stretto labirinto di storie

Ore 21,15
Inaugurazione “Sala Vincenzo Consolo” ex tiro a volo
eventi speciali

Ore 21,30  
La doppia vita di Veronica
di K. Kieslowski (Polonia 96' 1991)
Arcipelaghi della visione – Immanente trascendente

Ore 23,15  
Locke
di Steven Knight (Usa 85’ 2013)
Arcipelaghi della visione

Giovedì  7  agosto
Giornata dedicata a Luciano Micali

Ore 21,45 
Bar
Di Spiro Scimone
con Francesco Sframeli e Spiro Scimone
regia di Valerio Binasco
Compagnia Scimone Sframeli
MigrAzioni tra terre e mare 

Ore 23        
"Solo gli amanti sopravvivono"
di J. Jarmusch (UK  USA 123' 2014)
Arcipelaghi della visione

Venerdì  8  agosto

Ore 21.00  
Longa è a jurnata
Di Salvatore Arena 
Con Salvatore Arena e Massimo Barilla
Incursioni musicali di Giacomo Farina
Mana Chuma Teatro
Corte della Torre degli Inglesi –
posti limitati su prenotazione,
con replica alle ore 22.00
MigrAzioni tra terre e mare.

La Fondazione Horcynus Orca promuove percorsi internazionali di ricerca sulle economie sociali e solidali e sulla finanza etica  e sulle produzioni estetiche del Mediterraneo. L’obiettivo è stato ed è quello di creare spazi permanenti di incontro dove ripensare relazioni ed economie per l’area mediterranea ed un pensiero che si alimenti di, e promuova, eguaglianza, coesione sociale ed espansione delle libertà delle persone. Ogni anno percorsi di ricerca e riflessioni si incontrano e si intrecciano durante l’Horcynus Festival, che  porta il meglio della produzione artistica internazionale sulle sponde dello Stretto di Messina.

La Fondazione Horcynus Orca gestisce l’omonimo parco culturale a carattere interdisciplinare, con quattro sedi: il complesso monumentale e l'ex tiro a volo ai margini della riserva naturale di Capo Peloro (Messina); il castello medievale dei Ruffo e l'ex stazione ferroviaria di Scilla (Reggio Calabria); la piattaforma Kobold, stazione sperimentale per la produzione di energia dalle correnti marine dello Stretto; il Teatro Politeama Siracusa di Reggio Calabria.





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