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LO STRETTO DI MESSINA PROTAGONISTA DI MARE FESTIVAL SALINA

Dalle riflessioni sociali al terremoto del 1908, dal pescespada di una nota canzone di Domenico Modugno alla leggenda di Colapesce, il mare è il filo conduttore della III edizione di Mare Festival Salina, dal 31 luglio al 5 agosto, che vede protagonista lo Stretto di Messina.

Stretto di Messina

"Il Sud è niente", "Quel che resta", "Rashid" e "Feedback Colapesce" sono i film che saranno proiettati, gratuitamente, nella suggestiva Piazza di Santa Marina, location principale del Festival, che in sei giorni coinvolgerà tutta l'Isola di Salina (Portobello Lounge Bar, CapoFaro Malvasia & Resort, Halgoduria, Rapanui, Il Gambero, Il Delfino, Hotel Ravesi e la piazzetta di Malfa) con vari eventi curati dal direttore artistico Massimiliano Cavaleri. I premi Mare Festival Salina sono realizzati dallo scultore Sergio Santamarina e dall'argentiere Claudio Calabrò di Sear Argenti. 

"Il Sud è niente", distribuito da Luce-Cinecittà, è una storia di riscatto sociale girata tra Reggio Calabria e Messina. Acclamato da critica e pubblico al Toronto International Film, ha girato il mondo, da Tokyo a New York, da Roma a Berlino, e di recente a Nastri d’Argento, Globi d'Oro e IschiaFilmFest. Al regista Fabio Mollo che ha firmato il suo primo lungometraggio e all'attrice esordiente Miriam Karlkvist, già vincitrice dello Shooting Star 2014 alla Berlinale (rappresentante italiana tra le promesse del cinema internazionale), andrà il Premio MareFestival Salina. Mollo racconta la rottura di un silenzio, attraverso la storia di un legame che va oltre il tempo e la realtà stessa. Lo Stretto rappresenta il rapporto che c’è tra padre e figlia: due terre che si avvicinano, si scrutano, senza mai toccarsi e nel mezzo vi è un doloroso silenzio. Il film racconta il Sud quando il Sud diventa niente e poi di colpo trova il coraggio di ribellarsi a questo destino. Racconta la forza di una giovane donna di nome Grazia pronta a ribellarsi e parla di una nuova generazione capace di lottare per riprendere possesso del proprio futuro e riportare speranza dove prima non c’era "niente".

“Quel che resta” di Laszlo Barbo con Luca Lionello, Franco Nero, Giancarlo Giannini, Federica Bianco, Rosa Pianeta, Luigi Miseferi, è liberamente tratto dai romanzi “Ricordi d’un dissepolto” di Michele Calàuti e “Le Baracche” di Fortunato Seminara e ricostruisce gli attimi agghiaccianti dell’immane Terremoto e Maremoto del 28 dicembre 1908: in 30 secondi due città furono rase al suolo. Il progetto, promosso dalla Fondazione Calabria Film Commission e realizzato in collaborazione con Produzione Straordinaria, intreccia intense storie di vita di sopravvissuti costretti a vivere nelle baraccopoli, e racconta con coraggio un dramma eluso dalla memoria collettiva e in grado di cancellare la memoria storica di questi territori. Fra i protagonisti, l'attore Giacomo Battaglia, di recente impegnato ne "La moglie del sarto", riceverà il Premio MareFestival; sul palco di Salina il musicista Sandro Scialpi, autore della colonna sonora e Francesca Grenci, che ha curato il cast.

“Rashid”, prodotto da Gianmarco Vetrano, descrive gli ultimi momenti di un giovane immigrato mahgrebino che vive e lavora come lavapiatti in un ristorante messinese: è una storia somigliante a un fatto di cronaca del 2013, ma viene rievocata attraverso il susseguirsi di situazioni paradossali, amare e tragicomiche. I media riferirono che un giovane di nome Jouners El Kadiri, colpito da un malore, annegò dopo essersi tuffato nelle acque dello Stretto; il cadavere del ragazzo marocchino, trasportato a riva da un amico, rimase sulla spiaggia per diverse ore tra l’indifferenza di molti bagnanti che continuarono a prendere il sole e giocare in spiaggia. Il regista e sceneggiatore Giampiero Cicciò e l'attore protagonista Luigi Cirillo riceveranno il Premio MareFestival Salina 2014; interprete anche Federica De Cola, già vincitrice del riconoscimento nel 2013. Tra gli ospiti più apprezzati e attesi a Salina, l'attore Gabriele Greco che sarà premiato per l'amichevole partecipazione in "Rashid" e la brillante carriera in serie tv di successo come "Vivere", "Centovetrine" e "Capri".

La leggenda di Colapesce rivive in chiave moderna nel corto di Antonello Irrera dal titolo "Feedback Colapesce flusso luminoso": storia interpretata dall'attrice esordiente Maria Grazia Maugeri e dal campione olimpico di pallanuoto Massimo Giacoppo nel ruolo dell'arcaico uomo pesce che sorregge le sorti della Sicilia e dello Stretto e, riemergendo dal passato, caratterizza con la sua presenza di eroe positivo, la ricostruzione morale di cui ha bisogno la nostra società. 

Infine, un grande omaggio alla nota canzone di Domenico Modugno, "U pisci spada" (il pescespada) è l'opera di Antonello Piccione autore di un video musicale animato capace di evidenziare il profondo amore del maschio che rimane attaccato fino alla fine alla femmina durante la cattura da parte dei pescatori, quasi come fosse un sentimento umano.  



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1 Commenti
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  1. La leggenda di Colapesce rivive in chiave moderna nel corto di Antonello Irrera dal titolo "Feedback Colapesce flusso luminoso" - Ottimo lavoro che merita un adeguato riconoscimento.

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