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OPERAI DI MESSINAMBIENTE ANNUNCIANO UN SIT-IN A PALAZZO ZANCA: "BASTA MORTI BIANCHE"

Messinambiente, lunedì 7 luglio, assemblea sotto i cancelli di Palazzo Zanca. Questa la decisione emersa al termine del direttivo programmato, già negli scorsi giorni, per questa mattina. Crocè, Pino, Oceano e Di Marco: “La sicurezza dei lavoratori prima di tutto”.


“Siamo stanchi di lavorare in un clima di pressione, sempre sotto minaccia di essere licenziati. Siamo stanchi di essere additati come nullafacenti, siamo stanchi di essere considerati dei delinquenti. Tra di noi ci sono decine di padri di famiglia il cui unico interesse è sfamare i propri figli. Quanto accaduto al collega Antonino poteva capitare a chiunque altro di noi, perché quasi tutti i mezzi presenti in autoparco hanno almeno 15 anni”. 

E’ univoca la posizione espressa durante il direttivo di questa mattina dai lavoratori della Fp Cgil, che prima di ogni altra cosa hanno però voluto ricordare il compagno e amico Antonino Tomasello.

“Questo incontro – ha evidenziato il segretario di settore, Carmelo Pino – era stato convocato già nei giorni scorsi, ma adesso, alla luce di quanto accaduto, assume un significato ancora più importante. La sicurezza dei lavoratori deve essere al primo posto, e questa dirigenza e questa Amministrazione non possono più ignorare il problema”. 

Da qui la decisione di indire un’assemblea sit-in, per lunedì mattina (dalle 10 alle 12), a Piazza Unione Europea.

Dura la posizione della segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, Clara Crocé: "Non si può governare con la frusta a suon di provvedimenti punitivi, i lavoratori non possono operare in costante tensione. Nelle scorse settimane abbiamo firmato un accordo con l’azienda che ha sancito la massima disponibilità, da parte di questa sigla sindacale, verso un cambiamento e un rinnovamento di gestione. Purtroppo, però, continua a non essere così: a prescindere dal tragico accaduto, il nodo della sicurezza sul luogo di lavoro è un aspetto che la FP CGIL, da tempo, ha chiesto venga affrontato mettendo nero su bianco delle proposte concrete. Ma ancora tutto tace. Si trasferiscono i lavoratori senza una proposta organica di organizzazione del lavoro".

Profonda vicinanza alla famiglia Tomasello è stata espressa anche dal segretario generale, Lillo Oceano, che nel corso del suo intervento ha ribadito l’assoluta necessità di affrontare questione che non possono essere più poste in secondo piano: “La CGIL ha sempre messo al primo posto il tema della sicurezza sul lavoro – ha aggiunto – e trovarci qui oggi a parlare di un compagno che non c’è più, è il segno evidente che tale argomento non è stato trattato con la dovuta attenzione. La CGIL ha posto sempre il problema con tutte le Amministrazioni. Adesso è arrivato il momento di chiedere la certificazione dei mezzi e le risorse che l’Amministrazione vuole investire per la sicurezza dei lavoratori ”.

A prendere parte al direttivo anche il segretario regionale Claudio Di Marco: “Il mio pensiero è innanzitutto rivolto alla famiglia Tomasello. Quanto accaduto è purtroppo la più triste conferma di come il sistema rifiuti in Sicilia abbia fallito: la mancanza di denaro, i debiti, l’assenza di programmazione, tanto a livello regionale quanto locale, crea delle condizioni che finiscono purtroppo col penalizzare la qualità dei servizi e la sicurezza di chi opera per garantire la pulizia delle nostre strade”.

Intanto si apprende che nel registro degli indagati, per la morte dell'operaio, risultano iscritti: il commissario di Messinambiente, Alessio Ciacci; il responsabile del personale, Natale Cucè; il responsabile dell’Autoparco, Filippo Marguccio e il direttore tecnico, ing. Antonino Miloro.




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