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IN ITALIA ESPLODE LA ICE BUCKET CHALLENGE MANIA - RACCOLTA FONDI SLA

L'Ice Bucket Challenge, la ''sfida del secchio ghiacciato'', promossa dalla ALS Association, organizzazione americana no-profit che si occupa di Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica) conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”,” malattia di Charcot” o “malattia dei motoneuroni”, diventa una moda anche tra i vip italiani che stanno sostenendo la ricerca con una doccia di acqua gelata e incrementando le donazioni. 


Il "gioco", che è divenuto un fenomeno globale, punta a sensibilizzare l'opinione pubblica su questa malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti della muscolatura volontaria, ha un meccanismo molto semplice: chi accetta la sfida ha 24 ore di tempo per rovesciarsi, o farsi rovesciare, addosso un secchio di acqua gelata, altrimenti deve fare una donazione all'associazione. Chi supera la prova conquista il diritto di sfidare altre persone. Il tutto ripreso in un video e postato in rete. Ma c'è pure chi, tra i vip, senza farsi una doccia ghiacciata, stacca un assegno come il presidente del Senato, Piero Grasso che ha preferito fare una donazione ed ha visitato stamane il Centro Sla del Policlinico di Palermo, ospitato nei locali del reparto di neurologia.

Ricordiamo che questa raccolta fondi è destinata alla ricerca, attraverso la Fondazione AriSla, fondata da Telethon, Cariplo, Aisla e Fondazione Vialli e Mauro. Tra le conseguenze devastanti di questa malattia che porta alla paralisi, vi è la perdita progressiva della capacità di deglutire, di articolare la parola e di controllare i muscoli scheletrici. Secondo le stime dell'Aisla la Sla, le cui cause sono ancora sconosciute, colpisce circa 6.000 persone in Italia. Accertarle è uno degli obiettivi della ricerca.

Grazie a questo "tormentone estivo", le donazioni ammontano a 100 mila Euro, ''E' stata un'idea straordinaria, che ha coinvolto tutto il mondo, un successo fantastico", ha commentato il presidente dell''Associazione Aisla, impegnata in Italia nella lotta alla Sla, Massimo Mauro ex calciatore che è anche fondatore, insieme a Gianluca Vialli, della Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport. ''Da un mese - prosegue Mauro - tutto il mondo parla della ricerca sulla Sla: era una malattia dimenticata, ma adesso non lo è più grazie a questa vera e propria campagna di comunicazione che assume un valore straordinario, poichè in Italia è più difficile donare, al contrario di quanto avviene negli Usa, dove le donazioni non sono detraibili. Ogni anno - aggiunge Mauro - alla ricerca viene destinato un milione, assegnato ai vincitori di bandi aperti a tutti i centri di ricerca europei e selezionati da un comitato scientifico''

Dopo il mondo dello spettacolo, la "moda" dell'Ice Bucket Challenge sta contagiando anche quello dello sport e della politica. Doccia gelata per Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, e Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan. Ferrero ha nominato Silvio Berlusconi, Beppe Grillo e il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Galliani ha nominato il presidente del Real Madrid, Florentino Perez, il proprietario dell'Atletico Madrid, Miguel Angel Gil e il tennista Nole Djokovic ed ha annunciato una donazione alla Fondazione Stefano Borgonovo

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha accettato la sfida di Fiorello e Jovanotti e si è rovesciato un secchio d’acqua gelata addosso per partecipare all’iniziativa. Ha ricordato Stefano Borgonovo, atleta simbolo nella lotta alla malattia il quale ha insegnato che la battaglia contro la Sla è un atto di "dignità". Poi ha sfidato Roberto Baggio, il suo medico e tutti i direttori dei giornali.

Adriano Celentano ha fatto la doccia gelata seduto, con la chitarra in mano, mentre cantava "Il ragazzo della via Gluck", dopo ha ringraziato Jovanotti ''per questo bel favore che mi ha fatto perchè d'altra parte si tratta di una malattia piuttosto grave. E quindi adesso nomino un cantante che a me piace molto e si chiama Stromae, poi Zagrebelsky, poi Mina e Teo Teocoli che è un po' che non si vede''.



Il direttore generale della Figc, Antonello Valentini, ai microfoni di Sabato Sport su Radio 1 ha annunciato che anche il neo commissario tecnico della nazionale italiana, Antonio Conte, il prossimo primo settembre "si sottoporrà al rito della doccia gelata e devolverà con una sua offerta personale una somma per la lotta alla Sla". E stata scelta quella data perchè è "il giorno del raduno della Nazionale (prima dell'amichevole con l'Olanda e la prima partita di qualificazione per gli Europei contro la Norvegia) - ha detto Valentini sottolineando l'impegno della Federcalcio e delle leghe - Non si fa mai abbastanza, l'iniziativa della secchiata d'acqua ha avuto una eco mondiale, allora ben vengano anche queste iniziative. Lo sport italiano non si è mai tirato indietro. Come Figc siamo al terzo bilancio sociale. Facciano tanto - ha concluso il dg della Federcalcio - come anche tanti calciatori che in maniera anonima contribuiscono con le proprie tasche a sostenere queste raccolte. Il calcio riceve tanto giusto che restituisca qualcosa alla società''.

La Chiesa, al riguardo, è molto cauta e pur apprezzando "il gesto compassionevole", alcuni prelati americani "ricordano che le finalità buone non sono sempre sufficienti. In questo caso devono anche essere lecite dal punto di vista morale", come sottolinea Dan Andriacco, portavoce dell’arcidiocesi di Cincinnati. Il problema nasce dal fatto che le ricerche finanziate dalla Als farebbero uso di cellule staminali ricavate da embrioni.

Shakira, dopo aver fatto la doccia gelata, ha lanciato la sfida a Papa Francesco, che con un tweet ha risposto scrivendo: "Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi – ma nascosti – verso il prossimo".

E qui si potrebbe aprire un dibattito su quanto siano utili queste campagne di beneficenza e quanto ritorno d'immagine ne possano trarre alcuni vip che vogliono rispolverare la loro notorietà. Ma ciò che conta, alla fine, è raggiungere l'obiettivo poiché, come diceva Machiavelli, "Il fine giustifica i mezzi". O no? 


Antonella Di Pietro





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