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ACR MESSINA-LUPA ROMA.: CONCLUSA CONFERENZA STAMPA LO MONACO-ACCORINTI

Decreto incontro di calcio stadio “San Filippo” Domenica 7 settembre ACR MESSINA – LUPA ROMA. PREMESSO che per il giorno 7 settembre 2014 è in programma presso lo Stadio "San Filippo" di Messina l'incontro di calcio "ACR MESSINA - LUPA ROMA" valevole per il Campionato Nazionale LEGA PRO Girone C;
RILEVATO che, in data 3 settembre u.s., si è svolta presso questa Prefettura una riunione alla quale hanno preso parte il Viceprefetto Dr. Carmelo Musolino, Presidente della Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, il Vice Questore Vicario Dr. Salvatore La Rosa, componente del Gruppo Operativo per la Sicurezza dell'impianto sportivo sopra citato, e il Viceprefetto Dr.ssa Natalia Ruggeri, Dirigente dell'Area I Ordine e Sicurezza Pubblica della Prefettura, al fine di verificare lo stato di attuazione delle "Nuove misure per la sicurezza e la partecipazione alle manifestazioni sportive" approvate dalla Task force per la sicurezza delle manifestazioni sportive in data 7 aprile 2014 e del disciplinare adottato con Determinazione n. 26/2014 in data 11 luglio 2014 dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive;
CONSIDERATO che, in occasione del citato incontro, è emerso quanto segue:
Non risulta che l'impianto di video sorveglianza sia stato realizzato o adeguatamente implementato e/o ripristinato; il Comune di Messina ha presentato in Questura il 3 settembre 2014 un progetto per la realizzazione del nuovo impianto per l'esame e la successiva approvazione da parte del Questore;
Non risulta che sia stato ripristinato l'impianto di illuminazione esterna delle aree adiacenti e le vie di afflusso allo stadio;
Non risulta che sia stata posizionata la porta divisoria tra le due porzioni del c.d. parcheggio verde (destinato agli ospiti) e presso lo stesso non risulta effettuata la richiesta pulizia;
Non è stato presentato un piano di viabilità afferente l'afflusso e il deflusso degli spettatori nonché l'utilizzo delle aree di parcheggio e non sono state specificate le zone destinate al filtraggio e al prefiltraggio;
Il regolamento d'uso dell'impianto presentato risulta carente in alcune sue parti;
Non è stata presentata la c.d. "ticketing policy" e non sono stati individuati  i punti vendita dei tagliandi di accesso allo stadio (Task 1) e di stewarding (Task 3);
RITENUTO che la mancata realizzazione delle prescrizioni sopra indicate non consente di porre in essere il complessivo rafforzamento delle misure a garanzia della sicurezza della manifestazione calcistica;
RILEVATO altresì che la Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, riunitasi in data odierna, pur prendendo atto della idoneità strutturale dello stadio, non ha potuto esprimere il parere di competenza in ragione delle perduranti carenze nell'impianto di video sorveglianza;
VISTO l'art. 2 del T.U. L.P.S. approvato con R.D. 18 Giugno 1931 n. 773;
ORDINA per le ragioni in premessa indicate, l'incontro di calcio "MESSINA - LUPA ROMA" in programma giorno7 settembre 2014  presso lo Stadio "San Filippo"  di Messina  dovrà essere disputato a porte chiuse.
Il Questore di Messina è incaricato di garantire l'osservanza del presente provvedimento e di disporne la notifica al Sindaco del Comune di Messina ed al Presidente della Società ACR MESSINA S.r.l. Copia del presente provvedimento viene trasmessa al Prefetto di Roma per opportuna conoscenza ed al Questore di Roma per la tempestiva informazione alla tifoseria interessata, anche mediante notifica al Sindaco del Comune di Roma".


Questo il comunicato integrale firmato ieri, 4 settembre, dal prefetto di Messina, Stefano Trotta. Nello stesso giorno l'A.C.R. Messina comunica che è stata indetta alle ore 20:30, presso lo stadio "San Filippo", una conferenza stampa in merito alla questione stadio alla quale hanno partecipato il patron Pietro Lo Monaco, il sindaco Renato Accorinti, l'assessore ai lavori pubblici Sergio De Cola e l’amministratore delegato dell’Acr Messina Alessandro Failla. (guarda il video pubblicato di seguito).

A parlare il patron Pietro Lo Monaco: 

"In questo documento ci sono falsità. Pensiamo che a redigere questo decreto sia stato qualcuno che avesse da dire forse con l'amministrazione comunale, forse con il sindaco qui presente, se così fosse sarebbe di una gravità estrema sarebbe di una gravità estrema. Addirittura ci viene detto che non è stata posizionata la porta divisoria. Queste sono le fotografie dell'avvenuto lavoro fatto e che è stato notificato agli organi competenti. Parlano di Lista Ticketing policity, è una lista, un'iniziativa che si fa prevedendo una scontistica e siamo stati una delle poche se non l'unica società d'Italia, per quanto concerne la LegaPro che, non ora, a maggio ha previsto gli abbonamenti simbolici per i giovani ed abbiamo presentato tutto nei dovuti termini e modi. 

Ci parlano di piano di viabilità, di parcheggi, di tutte cose che noi assolutamente essendoci solo una via d'accesso, non vedo quale viabilità avremmo dovuto presentare. Noi abbiamo giocato più di trenta partite più la Coppa, al San Filippo, non abbiamo avuto mai un problema, ci è sempre stato dato l'ok, oggi che addirittura l'impianto è stato migliorato alla prima di campionato, tirano fuori una storiella che io definirei esilarante. Per l'Acr Messina, l'unico punto dove effettivamente potevano esistere delle problematiche era quello della video sorveglianza, si badi bene video sorveglianza che è esattamente quella dello scorso anno che ci ha consentito di fare ben 36-37 partite senza avere mai un problema. 

A questo abbiamo aggiunto 3-4 telecamere mobili con video operatori,quindi migliorare ancora di più il sistema, in più l'amministrazione comunale che, già da tempo, si è fatta carico del ripristino dell'impianto di sorveglianza, ha presentato un progetto per rifare l'impianto di sorveglianza ed a giorni sarà ultimato Non di cercare di riparare quello esistente, ma di fare un impianto nuovo. Ora noi non riusciamo a capire chi o cosa abbia spinto, chi abbia armato la mano dell'insensato che ha scritto tutte queste cose. Mi prendo tutte le responsabilità, lo definisco insensato. E' una mancanza di rispetto pazzesca nei confronti della gente di Messina. 

L'impianto è quello dello scorso anno, abbiamo giocato tutte le partite, migliorato. Questo è un impianto dove attualmente si possono giocare partite di ben altro livello che non la serie C. E per mettere un impianto in questo stato, noi abbiamo messo risorse, il comune si sta dando con la massima disponibilità e non penso sia giusto e corretto nei confronti della gente di Messina o sia rilasciare una delibera che non ha nessun fondamento. 

Mi piacerebbe incontrare questi signori per poter confutare ogni punto, perchè sono punti ri-di-co-li. Quindi, ci riserviamo come società, perchè non è che c'è l'impunità, chi è adibito a mantenere l'ordine, noi ci riserviamo di tutelarci nelle sedi giuste perchè stiamo avendo un danno enorme economico, un danno enorme d'immagine, un danno enorme proprio di visibilità della città. Siamo l'unica squadra in tutta Italia, in tutti i campionati professionistici che per il niente gioca a porte chiuse la prima partita di campionato. Andate a vedere gli altri campi di C perchè c'è da mettersi le mani nei capelli, a cominciare da quello di domenica scorsa. Dico, mi auguro che si possa rinsavire, noi chiederemo un ulteriore Commissione per far si che la gente di Messina possa partecipare all'evento della prima giornata di campionato, che ci sia il buon senso da parte di tutti. Invitiamo quelli che hanno deliberato questo papello ridicolo a venire a fare i dovuti controlli qua, noi siamo qua, li aspettiamo a braccia aperte. 

Perchè non vogliamo pagare per diatribe sciocche che a noi non ci riguardano, noi siamo l'Acr Messina e rappresentiamo la città di Messina, facciamo un campionato importante. C'è tanta gente che ha sottoscritto l'abbonamento, tanta gente che verrà all'evento e sinceramente non sappiamo come andare a gestire una cosa del genere. Di conseguenza, io invito questi signori a fare i dovuti controlli, poi dopo, se effettivamente, tutti questi punti che hanno rimarcato sono punti giusti e veritieri, ma non ce n'è uno veritiero, a parte quello della video sorveglianza, a cui ho fatto già riferimento ed a questo punto farei una domanda: se l'anno scorso abbiamo giocato tutte le partite con quell'impianto di video sorveglianza, cosa cambia ora alla prima di campionato? Emanare una delibera del genere, cosa cambia? Sopratutto alla luce del fatto che ci sono dei lavori in corso per il ripristino totale dell'impianto. 

Parlano d'impianto d'illuminazione esterna, noi stasera l'abbiamo acceso, l'abbiamo messo a disposizione di tutti e un impianto perfetto. Vi ho fatto vedere le fotografie del cancello, quel cancello esiste già da una settimana. La cosa gravissima è quella di aver deciso, il giorno prima della riunione della Commissione (giorno 3), senza aver detto niente e nessuno e noi la delibera l'abbiamo ricevuta alle 19,12 di questa sera, quando la LegaPro e tutti gli organi d'informazione hanno pubblicato addirittura il decreto in toto. Io dico se questa è serietà se questo è un modo di agire giusto, siamo alla fine del mondo. 

Ora, ripeto, noi chiederemo una nuova Commissione, siamo giovedì, mancano quattro giorni alla partita e c'è tutta la Messina sportiva che sta aspettando questo evento, è la prima partita del campionato e quindi noi ci auguriamo e pensiamo ancora che la gente potrà andare al suo stadio a vedere la propria squadra. Questo è tutto. Abbiamo deciso di fare questa conferenza congiuntamente al nostro sindaco, all'assessore De Cola, perchè, voi sapete che abbiamo avuto qualche momento di ..., però devo dire ad onor del vero che gli impegni presi dall'amministrazione si stanno svolgendo nel migliore dei modi, di conseguenza mi sembrava corretto e doveroso. Ripeto, noi non vogliamo entrare in quel che è extra argomento, però mi sembra veramente delittuoso per questa serie di motivazioni, inutili e non veritiere, il Messina non possa giocare la prima partita di campionato in casa propria, davanti ai propri tifosi, è un insulto alla città."

Inoltre, il patron del Messina sottolinea ancora una volta che "abbiamo appreso che già ieri la Procura di Latina aveva notificato alla Lupa Roma che la gara si sarebbe giocata a porte chiuse ed oggi il dispositivo della Questura è stato pubblicato, dopo che i nostri dirigenti e quelli del Comune erano stati per quattro ore in Commissione. La decisione era stata quindi adottata già il giorno prima.". http://www.ilforzamessina.it/

"Questo provvedimento è insensato, è un sopruso, un atto gravissimo nei confronti della città tutta. L’impianto è lo stesso che l’anno scorso ha ospitato un intero campionato e rispetto ad allora è stato ulteriormente migliorato, dopo i consistenti interventi attuati dal Comune”. A parlare il patron dell’ACR Messina Pietro Lo Monaco nella rinnovata sala stampa dello stadio San Filippo. “Ci riserviamo come società di tutelarci nelle sedi legali, perché stiamo subendo un enorme danno economico, di immagine e visibilità. Siamo l’unica squadra d’Italia tra i professionisti che dovrà giocare la sua prima partita a porte chiuse. Mi auguro che il Prefetto possa rinsavire. Non vogliamo pagare in prima persona per diatribe che non ci riguardano, noi non abbiamo mai fatto politica. Chiederemo un’altra seduta della Commissione per fare partecipare la gente all’evento sportivo, soprattutto i nostri 1.500 abbonati”.

Non ha usato parole morbidi il massimo dirigente nei confronti degli Enti competenti: “Abbiamo peraltro appreso che già ieri la Procura di Latina aveva notificato alla Lupa Roma - nostro prossimo avversario – che la gara si sarebbe giocata a porte chiuse ed oggi il dispositivo della Questura è stato pubblicato mentre i nostri dirigenti e quelli del Comune erano ancora in Commissione. La decisione era stata quindi adottata già il giorno prima, mentre a noi il decreto è stato notificato soltanto dopo le 19. La porta divisoria del settore ospiti, inserita tra le prescrizioni, è stata installata già da tempo. Quindi significa che non hanno effettuato neppure il sopralluogo sul posto!”. A questo punto Lo Monaco ha mostrato alcune fotografie della struttura in questione, effettivamente già completata.

“Si sta lavorando per ripristinare in toto l’impianto di videosorveglianza. Con il sindaco abbiamo avuto dei contrasti nei mesi scorsi ma ora gli va riconosciuto che ha adottato svariati provvedimenti. Nel decreto datato 3 settembre che ci è stato notificato leggo che la Prefettura aveva già deciso che si sarebbe giocato a porte chiuse, vanificando il significato della seduta della Commissione del giorno dopo, che pure ancora si riservava di decidere in merito! Avevano già deciso di chiudere lo stadio: a che gioco giochiamo?”. A margine della conferenza la società ha peraltro deciso di accendere i fari del San Filippo per testimoniare il perfetto funzionamento dell’impianto di illuminazione, totalmente riattivato. Prima dell’incontro con i giornalisti il primo cittadino e Lo Monaco hanno simbolicamente effettuato un sopralluogo sul manto erboso.

Club e Comune quindi a braccetto. Su invito di Lo Monaco è intervenuto anche il sindaco Renato Accorinti: “Chiediamo giustizia. I tifosi vogliono assistere alla partita ed il presidente ha chiarito che ormai vi è grande lealtà tra di noi. Anche l’Amministrazione fa il tifo per questa squadra e sta onorando tutti gli impegni assunti. La manutenzione del sistema di videosorveglianza non era attuabile, abbiamo quindi deciso di realizzarlo ex novo. Ho chiesto a Prefetto e Questore di non creare tensioni sociali inutili. Al momento non è stato venduto neppure un tagliando a Roma, quindi non vi sarà neppure particolare afflusso di sostenitori ospiti. Ci sono ancora due giorni di tempo e confidiamo in un ripensamento. Gli sforzi economici e gli impegni di Palazzo Zanca non possono essere vanificati, il ritorno negativo d’immagine è clamoroso. Evidentemente abbiamo terra bruciata attorno, ma non voglio neppure pensare che le questioni dei migranti e dei tir possano avere avuto un peso. Qualcuno sarà sorpreso dalla nostra sinergia, ma l’onestà intellettuale viene prima di tutto. Ho dato mandato ai miei collaboratori di verificare se esiste la possibilità di stilare una delibera che possa superare questo provvedimento. Stanno verificando se effettivamente c’è qualche appiglio, ma la legislazione regionale non è semplice da interpretare”.

Parola infine anche all’assessore ai lavori pubblici Sergio De Cola: “Sono stato qui a fine giugno per verificare la funzionalità dell’impianto di illuminazione. All’epoca vi era un po’ di tensione, che adesso è stata fortunatamente superata. Il collaudo decennale dello stadio ha comportato interventi consistenti. Oggi vengono addirittura superati gli standard minimi richiesti. L’impianto di videosorveglianza era oggettivamente inidoneo e sono già stati ordinati i nuovi materiali, che saranno disponibili per la successiva gara di campionato. Considerando il tutto l’Amministrazione ha investito 200.000 € per rimettere a norma lo stadio San Filippo. I lavori sono stati davvero rilevanti. Abbiamo già chiarito in Commissione che per la singola gara di domenica siamo pronti ad implementare la dotazione di telecamere ed operatori mobili a nostre spese, per garantire la massima sicurezza”. http://www.messinasportiva.it/

C’è puzza di bruciato? La domanda, a bruciapelo, l’abbiamo rivolta al sindaco Accorinti per capire qualcosa di questo pastrocchio in salsa prefettizia che rischia di far giocare in un silenzio tombale Messina-Lupa Roma. “Puzza di bruciato? Sento molta terra bruciata attorno a me – dice subito il sindaco – quindi non avverto più la differenza. Su questa vicenda dello stadio è gravissimo che veniamo convocati in Prefettura quando il giorno prima era stato già deciso che la partita deve disputarsi a porte chiuse. Non è possibile fare sta cosa, cioè ci vediamo dopo con una decisione già presa. No, questo non va bene – chiosa il sindaco – già questo parla chiaro. Sulle altre cose, su certe incomprensioni con il signor prefetto, io spero sempre che nessuno possa fare le cose per ritorsione. Poi, se parliamo di istituzioni ancora di più, sarebbe grave.  Ma io non posso fare illazioni, questo non è consentito neanche a me”.

E se gli facciamo notare che con il prefetto Trotta non c’è stata sintonia sulla vicenda degli immigrati (cioè i deboli) e dei Tir (cioè i forti, il gruppo Franza), il sindaco dice subito una cosa. “Io ho parità di trattamento con tutti, non guardo in faccia nessuno. Da quello della doppia fila che multiamo, a qualunque potentato. E sapete quello che abbiamo fatto”. Fin qui il sindaco. E su questa faccenda, cioè dei rapporti tra il prefetto e il sindaco, il patron del Messina tiene a precisare una cosa. “A noi sfugge cosa abbia motivato questa decisione, ma soprattutto la modalità ci lascia interdetti.  Soprattutto alla luce del fatto che con lo stadio in condizioni peggiori abbiamo disputato un campionato intero. Quindi questo ci lascia fortemente dubbiosi. Anzi mi chiedo, se l’impianto di videosorveglianza, che comunque sarà migliorato, andava bene lo scorso campionato, cosa cambia ora? Soprattutto considerato che ci sono dei lavori in corso per il ripristino totale dell’impianto. Parlano poi dell’illuminazione esterna. Noi stasera l’abbiamo acceso, mettendolo a disposizione di tutti. E’ un impianto illuminato. Vi ho fatto vedere i cancelli che dicono che non c’erano. Loro non sono neanche venuti a vedere che c’erano. Esiste da una settimana, ma la cosa gravissima è di aver deciso, il giorno prima della commissione, senza dire niente a nessuno. Noi la delibera l’abbiamo ricevuta alla 19,12 di questa sera, quando la Lega Pro e alcuni organi di informazione hanno pubblicato il decreto in toto. Se questo è modo di agire, io dico che siamo alla fine del mondo”.
http://www.pianetamessina.com/



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