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ALLUVIONE GENOVA: NUOVA ALLERTA METEO. NOTA DEI VERDI MESSINA

Una nuova allerta meteo è stata emessa dal Dipartimento della Protezione Civile per le regioni settentrionali. I fenomeni interesseranno anche la Liguria e Genova, colpita dall'alluvione della scorsa notte. Il Dipartimento ha valutato inoltre per la giornata di oggi una criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Liguria centrale ed orientale.  Per tutta la notte in Prefettura è rimasta aperta la sala emergenze per monitorare la situazione. 


Una nuova perturbazione proveniente dal mare è prevista sulla città di Genova e potrebbe colpire la zona del torrente Bisagno. Lo si apprende dal Comitato operativo comunale. Al momento le precipitazioni sono deboli ma non ci sono cedimenti del fronte temporalesco tanto che Arpal ha emesso un bollettino di avviso per l'alta probabilità di temporali forti per tutta la giornata. 

In previsione di una nuova ondata di piena, i Vigili del fuoco e la Protezione Civile hanno fatto evacuare i primi piani delle abitazioni nella zona di Sant'Agata. Oggi le scuole e i mercati cittadini rimarranno chiusi. Chiusa anche la sede del Consiglio regionale della Liguria, nella centrale via Fieschi.

La situazione, dunque, resta ancora critica, tanto da far scattare l'allerta massima fino a mezzanotte. Alcune zone della città sono ancora prive di energia elettrica con strade allagate e piene di detriti mentre continuano a tracimare altri torrenti in tutta la città. La pioggia ha fatto tracimare il Torbella, il torrente che attraversa il popoloso quartiere di Rivarolo. Allagati strade e scantinati, l'acqua sta raggiungendo i primi piani. Livelli di guardia anche per il torrente Polcevera che attraversa la zona industriale di Cornigliano.

Un treno diretto a Torino è uscito dai binari per una frana a Fegino, una frazione di Genova. Il mezzo è rimasto in piedi e sono usciti dai binari i carrelli del locomotore e delle prime due vetture a causa di una frana. Si tratta, riferiscono Ferrovie dello Stato, del Freccia Bianca 9764 Roma-Torino con 170 passeggeri a bordo che sono stati trasferiti su 4 bus che li hanno portato a destinazione. Il macchinista e due passeggeri sono rimasti contusi. Sul posto 118 e Vigili del Fuoco. In seguito all'incidente la circolazione fra Genova, Torino e Milano subirà rallentamenti e i treni viaggeranno sul percorso alternativo per Busalla e Ronco.

Sono meno di duemila i clienti interessati dalle interruzioni di corrente, residenti nei quartieri Foce Marassi e San Fruttuoso Molassana e nel comune di Montoggio, in seguito all'alluvione di Genova. Lo rende noto l'Enel, indicando che la sua task force sta lavorando ininterrottamente per ristabilire il servizio, riparare i guasti e liberare dall'acqua le cabine elettriche allagate con la collaborazione dei Vigili del Fuoco di Genova. In servizio anche 5 gruppi elettrogeni. Al lavoro 110 tecnici in stretto contatto con le Sale di crisi, Comune e Prefettura.

A tre anni dall'alluvione, Genova è di nuovo travolta dalle piogge torrenziali. Il bilancio dell'ondata di maltempo è, al momento, di un uomo il cui corpo senza vita è stato ritrovato, intorno alle 23.30 di ieri, vicino ad una fermata dell'autobus, a Borgo Incrociati. Si tratta di Antonio Campanella, 57 anni, single e senza figli. Operatore sanitario dell'ospedale San Martino, in pensione da 4 anni, viveva in via Bobbio, a Staglieno. Era uscito da un bar di via Canevari dicendo al barista: "Vado a controllare lo stato del torrente". Ed è stato travolto dalla piena del torrente Bisagno. 

Sulla sua morte la Procura ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Un atto dovuto, dicono in Procura a Genova, la stessa dove è aperto un processo all'ex sindaco Marta Vincenzi e ad alcuni ex rappresentanti della protezione civile e del Comune per l'alluvione del 2011 nella quale morirono sei persone. Alcuni di loro stavano andando a prendere i propri figli a scuola.

Il sindaco di Genova, Marco Doria indirà una giornata di lutto cittadino per i funerali di Antonio Campanella per "onorare una persona e sottolineare come una volta di più la città sia stata profondamente ferita". Mentre il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha telefonato a un sacerdote della diocesi per manifestare la sua solidarietà, "Il cardinale mi ha detto di salutare tutti, che è vicino a tutti,soprattutto a chi è colpito. E' sua intenzione, se i voli sono regolari, di venire a Genova domani a visitare la Città, per poi tornare a Roma".

Intanto, iniziano le polemiche per la mancata allerta meteo non segnalata e sale la tensione tra i cittadini. I residenti del quartiere del Fereggiano, già duramente colpiti durante l'alluvione del 2011, hanno aggredito e insultato gli agenti della Polizia municipale e i tecnici della Protezione civile che si sono recati nel quartiere per verificare il colmo di piena del torrente. Un commerciante di Genova dopo l'alluvione conta i danni nel suo negozio di abbigliamento: "Capi spalla e piumini sono andati distrutti. Almeno per i primi mesi, il Governo non deve farci pagare le tasse".

E un'allerta 2, il massimo livello di attenzione per la Liguria, emanato dopo 12 ore dall'inizio dei grandi temporali. Genova ancora una volta è prigioniera dell'acqua, del fango e delle polemiche per una allerta che è arrivata 12 ore dopo l'esondazioni dei torrenti. Dopo una nottata di piogge così intense che hanno colmato strade, torrenti e reso inutili le corse dell'uomo, continua a piovere.

Per l'Arpal, che partecipa al Coc convocato ieri pomeriggio dal Comune di Genova, "non siamo usciti dall'emergenza". Perché i temporali, di quelli che i meteorologi definiscono 'autorigeneranti', non danno tregua. Ieri sera, tra le 22 e le 23 sono caduti 150 mm d'acqua su un terreno ormai saturo. Oggi, 25 mm in un'ora e gli intervalli di tempo, tra un acquazzone e l'altro, si fanno sempre più stretti. Il Bisagno, che ha invaso un intero quartiere spazzando via uomini e cose, cresce ancora ma per adesso resta dentro gli argini. Anche il rio Fereggiano, la cui esondazione nel 2011 provocò sei morti, "sta reagendo - dice l'Arpal - ma resta sotto la fascia critica".

La protezione civile ha deciso la chiusura di scuole, parchi e cimiteri. Per l'assessore regionale alla protezione civile, Raffaella Paita: "L'allerta meteo per l'alluvione di Genova non è stata data perché le valutazioni dell'Arpal basate su modelli matematici non hanno segnalato l'allarme". Ma per il previsore dell'Arpal Stefano Gallino "Non è questo il momento delle polemiche. La situazione è critica e tale rimarrà fino alle prime ore di domani. Quindi nessuna polemica ma massima operatività. Ci sono sei celle temporalesche in avvicinamento. E' il momento di agire, non di far polemiche".

E il sindaco di Genova, Marco Doria: "C'è un sistema di protezione civile, di cui fa parte anche il Comune, per il quale spetta al Comune mettere in atto le procedure previste dai diversi livelli di allerta. Stiamo ai fatti, l'allerta - afferma Doria - non è stata emanata. Il Comune ieri ha allertato presidi e scuole e oggi ha chiuso le scuole. Le previsioni sono rischiose. E' un tema delicatissimo, ci sono esperti molto qualificati, discutano tra loro e con la protezione civile. Sappiamo che parliamo di modelli previsionali che sono basati su aspetti probabilistici. Ieri - ha proseguito Doria - c'era un fenomeno che si stava allontanando da Genova e si spostava vero levante, poi invece è tornato indietro. In passato sono state date allerte e poi non ha piovuto e sono arrivate polemiche, ci chiedevano che cosa facevamo. Basta ricorsi che frenano i lavori per la messa in sicurezza del Bisagno - ha aggiunto il sindaco - Gli interventi sul torrente, in un tratto centrale della città, tra la stazione di Brignole e la Questura, sono fermi da anni a causa di un ricorso al Tar da parte dell'impresa arrivata seconda nella gara d'appalto. L'intervento è già finanziato, ma il commissario per l'opera, il presidente della Regione Burlando non può intervenire". 

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi è in costante contatto con il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Quella dell'alluvione a Genova è "una vicenda molto grave", ha detto Renzi. Il presidente esprime vicinanza alla famiglia della vittima e solidarietà ai commercianti "in ginocchio". "Non lasceremo solo chi vuole ripartire. - ha proseguito Renzi - Il governo ha messo al centro il dissesto idrogeologico. Purtroppo in tante vicende emergono fenomeni difficili e sconcertanti ad esempio il fatto che le opere pubbliche siano bloccate dalla burocrazia. Non è detto che sia stata la mancanza di quell'opera pubblica l'unica causa di ciò che è accaduto. Per il governo è un'assoluta priorità sbloccare le opere pubbliche ferme da anni per ritardi, ricorsi". "C'è un'assoluta necessità di sbloccare l'Italia: evitare di far lavorare solo gli avvocati con i ricorsi e far lavorare gli operai per mettere a posto le opere pubbliche che mancano".

Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti auspica invece che non siano più tollerati ritardi e inefficienze nelle opere sul dissesto. "Genova ripete oggi con un'altra vittima, il lutto di tre anni fa, quando una alluvione 'fotocopia' di quella odierna causò 6 morti. - afferma Galletti - I lavori per la messa in sicurezza del Bisagno, con 35 milioni già stanziati e pronti da spendere sono rimasti bloccati per 3 anni per un contenzioso presso la giustizia amministrativa. Quando abbiamo varato l'unità di missione per il dissesto - prosegue Galletti - sapevamo che il Bisagno era, assieme al Sarno e al Seveso, una emergenza assoluta. La tragedia di oggi ci dice una volta di più che non è possibile tollerare ritardi e inefficienze".

E come, purtroppo, capita in questi casi, gli sciacalli entrano in azione. Quattro persone sono state arrestate per aver portato a termine due furti in due negozi devastati dall'alluvione della notte scorsa. L'arresto è stato effettuato durante i servizi interforze antisciacallaggio in atto da ieri sera. Gli atti sono stati trasmessi al pm di turno Gabriella Dotto che adesso disporrà il processo per direttissima.

Il Comune di Genova lancia un appello ai cosiddetti 'Angeli del fango': "Le persone che intendono prestare la loro opera volontaria nelle zone colpite dall'alluvione a Genova devono rivolgersi ai cinque Municipi cittadini". I punti di riferimento per i volontari sono i seguenti Municipi: Bassa Valbisagno in piazza Manzoni 1, Media Valbisagno in piazza dell'Olmo 3, Centro Est in via Garibaldi 9 Palazzo Galliera, Medio Levante in via Mascherpa 34 rosso e Levante in via Pinasco 7 dove saranno organizzati dagli operatori Aster.

E non sono mancate le reazioni politiche, a cominciare da Cristina De Pietro, senatrice del M5S, che afferma: "A Genova e nel genovese una notte di piogge torrenziali e di esondazione dei torrenti cittadini hanno causato l'ennesima vittima e ingentissimi danni. E' evidente che la situazione idrogeologica di Genova è un caso nazionale e sono indispensabili interventi mirati a tutela del territorio da realizzare in assoluta emergenza".

Mentre il responsabile nazionale ambiente di Sel, Marco Furfaro dichiara che "non è più possibile tollerare che a ogni bomba d'acqua ci siano morti, feriti e danni ingenti al territorio. Non è possibile che la storia si ripeta ogni giorno. C'è bisogno di intervenire immediatamente: ci sono oltre 6.600 comuni, l'80% del totale, 6400 edifici scolastici e 550 strutture ospedaliere a rischio idrogeologico". 

Per il leader dei Verdi, Angelo Bonelli "quello di Genova è un disastro di stato seriale che avviene nell'inazione della politica rispetto al dissesto idrogeologico che in Italia continua a devastare il territorio e fare vittime. Mentre l'Italia annega il Parlamento non si occupa della più grande opera pubblica di cui il Paese avrebbe disperato bisogno: la messa in sicurezza del territorio".

Infine, la Federazione dei Verdi Messina interviene con una nota, firmata da Raffaella Spadaro, Giuseppe Marano e Raffaele Scirocco, riguardo alla discarica realizzata a torrente Pace dall'Assessorato all'Ambiente del Comune di Messina e gestita dalla società Messinambiente. Di seguito la nota integrale:

"Mentre a Genova si piange, a Messina si ride delle Istituzioni e del Rischio di dissesto idrogeologico, realizzando discariche nei torrenti, si rende noto che la variazione dell'ordinanza ex art. 191 del 19 Aprile 2014 è stata variata alla scadenza 'naturale' delle ordinanze di questo genere e come da manuale (per soli intuitivi) precede ed anticipa la terza ed ultima possibile che verrà emanata tra sei mesi, poco più poco meno. In attesa, come preannunciato nella stessa ordinanza, nelle premesse, della tanto agognata discarica, salvagente delle partecipate, disastro e scempio ambientale per la città, il turismo, la salute, il territorio e la sua sicurezza".

Ricordiamo che nel messinese, esattamente a Giampilieri, 5 anni fa, morirono 37 persone a causa di una violenta alluvione e che, anche in quel caso, non vi fu una allerta meteo.


A.D.P.

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