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MARANO AD ACCORINTI: MI DIMETTO SE NON SISTEMI I MINORI MIGRANTI. VISICARO: BASTA IPOCRISIE

Dopo la diffida al Comune del prefetto di Messina, Stefano Trotta, oggi anche l’esperta del sindaco per la mediazione alle Politiche Sociali, Clelia Marano insiste sulla necessità che i minori lascino la tendopoli del Primo Nebiolo. La Marano minaccia le dimissioni se il sindaco di Messina, Renato Accorinti non troverà un sito alternativo per i 96 ragazzi.

Clelia Marano

Se entro domani il sindaco Accorinti non si recherà personalmente al campo di baseball del Primo Nebiolo, dovrà rinunciare alla sua esperta più operativa, al nono assessore in pectore, a colei che, senza aver mai percepito un centesimo (e senza mai averlo chiesto per la verità, se non per comprare il latte ai bambini appena sbarcati al molo Colapesce) è stata davvero il motore dell’accoglienza dei giovani migranti, minori e senza famiglia. 

La tendopoli scoppia e quel che preoccupa maggiormente Clelia Marano è la presenza di un altissimo numero di ragazzi, ben 96, ospitati in un luogo "che già - ha dichiarato la stessa - è inconcepibile per gli adulti, figurarsi per dei bambini e degli adolescenti, soprattutto adesso che la temperatura è scesa vertiginosamente e che il periodo delle piogge è praticamente cominciato. Anche se le tende sono molto resistenti e protette, il sito non può definirsi ottimale per farci vivere degli esseri umani per settimane". 

Spetta al Comune occuparsi dei minori non accompagnati che andrebbero ospitati in strutture adeguate. Altri 15 sono assistiti dalle suore dello Spirito Santo e circa 25 dall’Ai.Bi. Ma in entrambi i casi i fondi da Roma per garantire vitto e alloggio non sono mai arrivati e anticiparli diventa ogni giorno sempre  più oneroso per gli amministratori dei due istituti.

Il prefetto Stefano Trotta ha più volte richiamato Palazzo Zanca alle proprie responsabilità, l’ultima diffida risale ad appena 10 giorni fa. Ma fino ad oggi non solo non è arrivata alcuna risposta, ma con gli ultimi sbarchi i ragazzi non accompagnati e quindi ricoverati nelle tende sono molti di più. Che la frattura fra comune e palazzo del governo fosse insanabile era comunque un fatto risaputo, ma adesso si aggiunge l’ultimatum  di Clelia Marano. “O quei 96 ragazzi vengono trasferiti sotto un vero tetto e al caldo o Renato Accorinti dovrà fare a meno di me.” E detto da chi non ha mai lesinato fatiche e negato mai un sorriso e una carezza a quei bambini spauriti, suona come un monito alle coscienze, più che una minaccia agli  amministratori. (Gazzetta del Sud).

Sui loro profili Facebook, Clelia Marano e Saro Visicaro, presidente dell'Osservatorio Diritti dei Minori "Lucia Natoli" scrivono:
"Oggi se piove spunteranno i coccodrilli al Nebiolo.. dove ancora "risiedono" i minori nella totale indifferenza di chi dovrebbe occuparsene, io non sarò mai complice dello sterminio di minori da parte di coccodrilli, per me loro valgono più di ogni altra cosa. Di poltrone a casa mia ne ho di comode e facciamo riunioni familiari seduti al tavolo più che concrete questo a me basta e avanza". - Clelia Marano
"Basta ipocrisie. I cattolici e non che amministrano siano per una volta Cristiani. Trovino un tetto per i minori allo sbando. Le strutture pubbliche, della Curia. private ci sono. Sono strutture, case, tetti che aspettano di ospitare esseri umani. Abbiate dignità ad essere amministratori e Istituzioni. Non convocate conferenze stampa. Agite". - Saro Visicaro


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