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APPELLO AL SINDACO DI AIDONE: GLI ACROLITI DI MORGANTINA NON DEVONO ANDARE A EXPO MILANO

Malcolm Bell, Professore Emerito di Archeologia Classica presso il Dipartimento di Arte dell'Università della Virginia e Direttore della Missione Archeologica Americana degli Scavi di Morgantina in Sicilia, in merito all’esposizione all’Expo di Milano degli Acroliti delle Dee Demetra e Kore di Morgantina, attualmente esposti nel Museo Archeologico Regionale di Aidone, ha inviato una lettera aperta al sindaco di Aidone, Vincenzo Lacchiana che riportiamo qui di seguito integralmente: 



"Egregio Sig. Sindaco, ho saputo con grande rammarico della proposta di mandare gli Acroliti di Morgantina all’Expo di Milano. Avendo lottato per molti anni di fare tornare le preziose sculture in Sicilia, nel 2009 ho avuto la soddisfazione di vedere le due divinità finalmente esposte in una mostra pubblica degna della loro importanza storica e culturale, dentro il Museo Archeologico di Aidone che è la loro giusta casa. Allora non immaginavo che gli Acroliti avrebbero mai potuto uscire, se non per i più seri motivi. Come gli argenti ed altri capolavori, gli Acroliti sono “inamovibili” di natura. Il grande progetto di rimpatriarli era condiviso da molte persone, dai cittadini aidonesi, dalle autorità siciliane e italiane, e dagli archeologi americani che lavorano a Morgantina. Eravamo tutti uniti nell’obiettivo di ricontestualizzare le sculture nel specifico luogo dov’erano venerate per secoli, e da dove furono strappate illegalmente. Volevamo portarle a casa.

L’assenza degli Acroliti nel Museo sarà quindi sentita con disappunto dagli studiosi che vengono appositamente per vederli. I molti turisti ed altri visitatori, fra cui i tanti ragazzi delle scuole di tutta la Sicilia, perderanno l’esperienza di stare di fronte alle divinità Demetra e Kore, realizzate in opere uniche del loro genere in tutta la scultura greca, e esposte in una esibizione lodata per la sua bellezza e raffinatezza. In un momento quando il Museo di Aidone ha già dovuto soffrire la sottrazione involontaria del Tesoro di Argenteria di Eupolemo, mi sembra ovvio che un’altra perdita contemporanea di opere di ugual importanza sarebbe da evitare a tutti i costi.

L’assenza degli Acroliti danneggerebbe l’immagine del Museo e avrebbe un effetto economico negativo sul paese di Aidone. Le grandi opere non dovrebbero divenire casuali ambasciatori mondani: la loro bellezza e significato storico sono qualità meglio apprezzate nel loro contesto originario. Per questi motivi esprimo il mio parere decisamente negativo sul proposto trasferimento delle sculture a Milano. Ben più importante oggi per Aidone sarebbe una revisione immediata e pensata dell’accordo impraticabile sugli argenti, firmato nel 2006 dalla Assessorato, dal Ministero, e dal Metropolitan Museum of Art". 

Malcolm Bell ha pubblicato articoli su Morgantina, Sicilia ellenistica, e gli aspetti della pittura greca, la scultura e l'architettura, ed è autore di Morgantina Studies I, le terrecotte (1981). Attualmente sta preparando la pubblicazione degli edifici pubblici dell'agorà centrale e superiore a Morgantina, nonché (con Alex e David Walthall Reese) una relazione sugli scavi stratigrafici l'agorà centrale, che forniscono la prova per la cronologia del siracusano e monete per il commercio e altre attività commerciali nei primi anni del III secolo aC. Bell ha partecipato alle iniziative di successo per recuperare per il Museo di Morgantina diverse importanti opere illegalmente rimosse dal sito e successivamente acquisite da musei e collezionisti internazionali.


Gli Acroliti di Morgantina risalgono al 530 a.C. e sono il più antico esempio conosciuto di tecnica acrolitica, ma anche uno dei più raffinati esempi di scultura greca di influsso insulare. La tecnica acrolitica consisteva nell'accompagnare a statue di materiale povero (pietra o legno), testa, mani e piedi in materiali più pregiati come il marmo. I frammenti, due teste, tre mani e tre piedi, attribuiti a statue di Demetra e Persefone, di dimensioni poco più grandi del naturale, rappresentano le divinità in posizione seduta, frontale e affiancate. Il sito di provenienza è stato identificato nella contrada di San Francesco Bisconti, dove si trova un complesso di sacelli allineati e distribuiti su tre livelli di terrazze. Dopo una storia rocambolesca la restituzione al Museo di Aidone è avvenuta il 13 dicembre 2010. Oggi sono esposti con un allestimento tendente a suscitare l'emozione dell'epifania della divinità.


A.D.P.

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1 Commenti
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  1. Il centro della Sicilia conserva da millenni ricchezze incontaminate,in un triangolo magico di sotto insieme, elementi ricchi di storia e bellezza incomparabile. Due strutture , accarezzate, studiate dentro e fuori con mani sensibilissime, in un adagio musicale per non far loro del 'male'...- Potremmo e non per scherzo,dire : 'sotto il vestito niente'; ovvero ogni ritocco, strutture in ferro battuto lavorate con profondo amore e rigore ed ancora le vesti nei colori adattabili ai colori della terra e dei visi marmorei lindissimi, hanno definito piena arte nell'Arte Antica. Con sottilissima voce si potrebbe riflettere a similitudine dei Bronzi di Riace, per i quali i governanti locali non concedono la 'fuori uscita' dalle rispettive regioni. E' anche vero che la Calabria e la Sicilia sorelle gemelle sono da visitare in ogni stagione per ritrarre dentro ed attorno al profumo di zagare, quei siti primitivi, rimasti 'tel quel'. Comunque sia , il nostro Bel paese è ancora tutto da scoprire sopra la coltre di terra e negli abissi , poi non troppo profondi...: 'sursum corda frates'...- Roberto Lo Presti -

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