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TRA MUSICA E TEATRO IL GIOCO DI CONTRASTI E ATMOSFERE DI “CONTROLUCE. I SUONI DELL’OMBRA”

L’incrocio impossibile che realizza se stesso. Un sound cantautoriale, narrazione pura, quasi racconto intimo, da un lato, la potenza dell’oltrelimite interpretativo dall’altro. Da un lato “La casa delle candele di carta” e il suo leader, Vincenzo Quadarella, autore del concept album alla base dello spettacolo, e, dall’altro, “Il Teatro degli Esoscheletri”, ideato e guidato da Sasà Neri, che firma la regia dello show.



“Controluce. I suoni dell’ombra” ha diviso le platee e poi le ha ricongiunte. Chi avrebbe voluto solo un concerto, con l’efficacia sinergica di Vincenzo Quadarella e Umberto Ferro alla chitarra, Daniele Testa al violino, Fabrizio Arestia al pianoforte, s’è ritrovato avvolto dalla complessità dello spettacolo. Chi desiderava le sole emozioni EsosTheatre, con i trenta artisti in scena e Alessandra Borgosano, Margherita Frisone e Gianluca Minissale, figure simbolo di enorme trascinamento, s’è ritrovato invaso dalla dolce pensosità della band. E nessuno del pubblico, mix di generazioni davvero distanti, dagli adolescenti ai nonni, è sfuggito al pieno coinvolgimento. 


Con “Controluce. I suoni dell’ombra” (coprodotto da QAProduzioni ed EsosTheatre e in cartellone per “Atto Unico”, la rassegna diretta da Auretta Sterrantino) l’integrazione tra sensibilità artistiche raggiunge un punto di congiunzione inequivocabile, per gioco di contrasti e atmosfere letteralmente senza pausa, con gli artisti di EsosTheatre in omaggio continuo all’ensemble musicale, cui dedicano corale e controcanto, sfide rock gotiche e suggestioni classiche, e con “La casa delle candele di carta” capace di mantenere immediata identità artistica e, allo stesso tempo, di “dialogare” con gli Esoscheletri.

“L’idea di Sasà Neri, che è alla base del Teatro degli Esoscheletri - spiega Vincenzo Quadarella - è molto simile a quella che ha ispirato il mio album ‘Controluce’: ribaltare le prospettive. Nell’album, ideato come un concept album alla ‘vecchia maniera’, si immagina un destino opposto a quello che ci è stato tramandato per le più importanti figure del mito. E si cerca di scoprire quale sarebbe stata la nostra cultura se Ulisse o Deianira, Achille o Prometeo avessero fatto scelte diverse. EsosTheatre opera il proprio ‘ribaltamento’ anche abbattendo qualsiasi barriera tra pubblico e scena, inglobando lo spettatore nella narrazione e nell’emotività della scena. Non per caso, la prima volta che ho assistito ad una rappresentazione di EsosTheatre sono stato letteralmente trasportato in un’altra dimensione, in un altro mondo. L’impatto emotivo di questo tipo di spettacolo mi ha coinvolto come poche volte mi è successo e quando si è trattato di presentare il mio nuovo concept album ho pensato subito agli Esoscheletri. Con loro, ci scambiano energia, entusiasmo ed espressività. In ‘diretta’ davanti al pubblico”.

“Il sound di Vincenzo Quadarella ci ha interrogato fin da subito sulla direzione del viaggio artistico di EsosTheatre - commenta Sasà Neri - I testi delle sue canzoni vibrano letteralmente all’unisono con i temi che ci siamo dati per questa stagione. D’altronde, EsosTheatre indaga il senso del ritmo. Anzi, EsosTheatre è andato in scena nelle ultime due stagioni con una ‘colonna sonora’ particolarissima, composta da armonie ritmiche e musiche eseguite dal vivo, rumori che diventano armonia e canzoni che diventano drammaturgia, canti a cappella e ruvidezza di chitarre … L’incrocio con l’autorialità dell’album di Quadarella era nell’ordine delle cose. La risonanza tra il nostro percorso e il concept album di Vincenzo è stato davvero una sorta di ‘segnale’ per tutti noi del Teatro degli Esoscheletri”.

“Controluce” sarà in scena al Teatro Trifiletti di Milazzo, con il patrocinio del Comune di Milazzo, in matinée per le scuole e alle ore 21 in cartellone. 

Prossimo appuntamento di “Atto Unico" il debutto de “Il dubbio. Qui. Intorno” (Il Castello di Sancio Panza), domenica 15 febbraio 2015 nella ex Chiesa di Santa Maria Alemanna di Messina, in pomeridiana alle ore 18 e in serale alle ore 21. Con la regia di Roberto Bonaventura, regista e pluripremiato produttore messinese, e le musiche originali del cantautore Fabio Cinti, per il quale hanno scritto Battiato e Panella, “Il dubbio. Qui. Intorno”, ispirato alla drammaturgia di Samuel Beckett, vede in scena l’attrice piemontese  Donatella Bartoli e l’attore messinese Alessio Bonaffini. Completano il cast Martina Morabito, aiuto regia, e Adriana Mangano, collaborazione scene e costumi. 



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