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VI EDIZIONE DEL MARRANZANO WORLD FEST

"Prima ancora che nasca, l'aria vibra forte al suon di martellate ritmiche, sul ferro intenerito dal calore ardente della brace.. Forza e delicatezza sulle mani dei fabbri, che sembrano condotti dalla "grande anima" che racchiusa sta nel Marranzano"



Sarà una festa di musica, danza, suoni della tradizione e dell’innovazione, provenienti dalla Sicilia e dai quattro angoli del globo il Marranzano World Fest. E per la prima volta in dieci anni di attività, si svolgerà a Messina il 26 giugno e dal 2 al 5 luglio al Parco Horcynus Orca, con una parentesi catanese il I luglio al Monastero dei Benedettini.

La manifestazione – organizzata e promossa dall’Associazione Musicale Etnea e da Mondo di Musica, in collaborazione con la Fondazione Horcynus Orca, l’Università degli Studi di Catania, il Museo di musica popolare di Gesso, il Parco Museo Jalari e il Centro arti e culture Tavola Tonda di Palermo, con il patrocinio del Comune di Messina – è stata presentata questa mattina in conferenza stampa nella Sala Ovale del Comune dal direttore artistico Luca Recupero, da Biagio Guerrera dell’Associazione Musicale Etnea che dal 2005 sostiene e promuove l’evento, da Giacomo Farina della Fondazione Horcynus Orca, dal curatore scientifico del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso Mario Sarica.


Sono intervenuti anche la referente per l’organizzazione dei laboratori Eliade Grasso, il marranzanista Turi Costa, Francesco Papalia della band messinese dei Boo Daci’s e l’artista palermitana Renè Purpura, autrice della mostra fotografica che inaugurerà il festival. “Per l’edizione decennale abbiamo scelto di spostarci da Catania e di scommetere su Messina – hanno sottolineato Luca Recupero e Biagio Guerrera – perché crediamo che questo territorio sia particolarmente ricettivo, musicalmente parlando, e pronto a indagare la tradizione reinterpretata in chiave multiculturale e contemporanea. Il Parco Horcynus Orca, in particolare, sintetizza pienamente il tema dell’edizione 2015, ‘I Confini del suono’, per l’alto valore simbolico, naturale e culturale della location, e si presta a coniugare momenti concertistici e ludici con momenti di approfondimento scientifico scientifico ed educativo come le tavole rotonde, le mostre e i laboratori, vero e proprio ‘cuore’ del festival, con le prime iscrizioni arrivate da Parigi e dall’Olanda. Senza dimenticare il mercatino musicale con la presenza di artigiani e costruttori provenienti da tutto il mondo e il book corner a cura della libreria Doralice”.

Il Marranzano World Festival parte venerdì 26 giugno con la giornata inaugurale a ingresso gratuito. Si comincia alle ore 16.00 al Parco Horcynus Orca con la tavola rotonda “Tradizioni Popolari e Nuove tecnologie. Alla scoperta del passato per immaginare il futuro”, con la partecipazione di: Luca Recupero (Marranzano World Fest), Carlo Condarelli (YouCultures), Stefano Roveda (Studio Azzurro), Manlio Garavaglia (AK Lab), Antonio Scuderi (Capitale Cultura, de Agostini), Giorgio Grasso (Università di Messina, Dip. Scienze Cognitive), Ignazio Buttitta (Fondazione Buttitta), Rosario Perricone (Museo internazionale delle Marionette A. Pasqualino), Mario Sarica (Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani). A seguire, alle 19.00, l’inaugurazione della mostra fotografica “Anima Vibrante” di Renè Purpura – PhNeutro, dedicata alla costruzione del marranzano in Sicilia, e quindi l’aperitivo inaugurale, a cui seguirà la Festa popolare alle ore 21.00 con Salvatore vinci, Pippo Benevento e gli amici dell’organetto, I Cantori di Galati mamertino con Antonio Smiriglia.

Mercoledì 1 luglio il festival si trasferisce al Monastero dei Benedettini di Piazza Dante, a Catania, con un’anteprima affidata al laboratorio di scacciapensieri di Neptune Chapotin (ore 17.00), qal’incontro con Gorkem Sen, inventore dello yaybahar, (ore 19.30), e al concerto gratuito che riunirà sullo stesso palco i musicisti Görkem Şen (Turchia), Neptune Chapotin (USA/Francia/India), Maura Guerrera e Giancarlo Parisi (Messina), con la partecipazione speciale della nota band catanese I Lautari.

Giovedì 2 luglio la kermess si trasferisce definitivamente al Parco Horcynus Orca di Messina, con l’opening affidato alle 17.00 al laboratorio di danze tradizionali dalla Sicilia all’Europa, a cura di Barbara Crescimanno – Tavola Tonda, e al laboratorio di Tamburello “Moderno” di Michele Piccione. Alle 21.00 Festa “a ballu” a ingresso gratuito affidata alla Scuola popolare di danza e musica di Tavola Tonda.


Venerdì 3 luglio giornata piena. Dalle 9.30 ancora laboratorio di danze tradizionali e laboratorio di marranzano a cura di Fabio Tricomi, cui seguiranno, dalle 11.30, il laboratorio di doromb tenuto da Aron Szilagyi e quello di tamburello siciliano. Nel pomeriggio alle 15.00 laboratorio di canti polivocali sardi della compagnia teatrale sperimentale sarda Actores Alidos e alle 17.00 laboratorio di canto armonico dell’Asia Centrale a cura di Sainkho Namtchylak, musicista e cantante siberiana che in oltre 20 anni di carriera internazionale si è affermata nel firmamento mondiale delle grandi voci accanto a personaggi come Bjork o Diamanda Galas. Alle 19.30 incontro con Michele Piccione e il tamburello politimbrico in preparazione del concerto delle 21.30: “MarranzaNite – La notte del marranzano”, consueto raduno dei marranzanisti siciliani con Davide Merrino, Giorgio Maltese, Pippo Distefano, Fabio Tricomi, Gemino Calà, Puccio Castrogiovanni, Giuseppe Roberto, Turiddu Costa. Special guests: Neptune Chapotin (USA/Francia/India) a murchang, dan moi, khomus, e Aron Szilagyi (Ungheria) al doromb. Con la partecipazione speciale della band messinese de I Boo Daci’s.

Sabato 4 luglio ancora laboratori a partire dalle 11.30, poi alle 19.30 l’incontro con Paolo Angeli, inventore della chitarra sarda preparata e, alle 21.30, il concerto “Ai confini del Suono … e oltre” con il siciliano Giuseppe Severini alla cetra cosmica, il sardo Paolo Angeli alla chitarra sarda preparata, il turco Görkem Şen allo yaybahar, con la partecipazione speciale del celebre musicista, poeta, cantore siciliano Alfio Antico.

Per la giornata finale, domenica 5 luglio, è in programma in mattinata la visita al Museo di Cultura e Musica Tradizionale dei Peloritani di Gesso, dove si terrà anche il laboratorio di costruzione strumenti popolari della tradizione agro pastorale dei Peloritani (flauto di canna, tamburello, oggetti sonori effimeri) a cura di Felice Currò. Nel pomeriggio si torna al Parco Horcynus con il laboratorio di canto popolare siciliano, affidato a Maura Guerrera, e il laboratorio world mouth harps di Neptune Chapotin. Alle 19.30 ancora un altro incontro, con Görkem Şen e alle 21.30 il concerto “Voci oltre i confini del Suono” con Maura Guerrera e Giancarlo Parisi a voce, zampogna e flauti, Actores Alidos per i canti polivocali sardi, e le featuring prestigiosa di Sainkho Namtchylak al canto armonico e sperimentale.

A seguire festa finale con la partecipazione speciale della band catanese IPERcusSONICI. “Il Marranzano World Festival ci offre un’occasione unica per mettere in rete saperi, conoscenze e strumenti preziosissimi, in un terrirorio- conclude Mario Sarica del Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso – che fin dagli anni Cinquanta ha conosciuto ricerche etnomusicali condotte sul campo. Inoltre, l’approccio contemporaneamente ricreativo, educativo e scientifico, per nulla estraneo all’attività che porta avanti da quesi 20 anni il Museo Cultura e Musica popolare dei Peloritani, sono certo che ci regalerà novità straordinarie e momenti di grande interesse per cultori e non”.

Per altre informazioni e iscrizioni ai laboratori:
Eliade Grasso  - 346.1894658
info@marranzanoworldfest.org
http://www.marranzanoworldfest.org/


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3 Commenti
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  1. Un'iniziativa nuova, un bell'incontro , tantissimi collegamenti pure al di là dell'oceano. In qualità di ex Canterino Peloritano, sono mosso alla danza ed al canto nustranu ... con in testa 'u marranzanu'...- Non dimentichiamo che il messinese Lillo Alessandro gran Maestro e Presidente del Folk mondiale, ha sempre con intuito e sensibilità posto al centro di ogni cantata e suonata, tale strumento caratteristico e di forte impatto emotivo. Nell'ensamble dei ritmi ,la lama centrale tagliente, scuote, collega, trascende, s'insinua decisamente nelle tarantelle. Esempio per tutti , ricordiamo Felice Currò ,che riusciva da solo a far saltare tanti amici dell'Europa del Nord...- Un'intesa interessante che spinge ancora alla ricerca di studi di popoli di pastori e coltivatori; tanti i reperti presenti nel nostro territorio e gelosamente conservati nel Museo di Gesso (Me) . Catania e la sua provincia è presente, non potevano mancare testimonianze di un folklore vivissimo e di successo. Quel suono apparentemente cupo e 'sottile' ,richiama il venticello notturno che accarezza il 'pastore errante'. Sotto la luna e le stelle tante fiammelle ascoltano ...silenziosamente si 'dondolano' su un'altalena senza tempo...- Grazie ed augurissimi . - Roberto Lo Presti -

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  2. Grazie per il bellissimo messaggio
    Speriamo di averla con noi durante il festival
    Luca Recupero

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    1. Spero di essere assieme a voi, gentili ed originali artisti del canto e del suono...,sarà un bel dinamico andarivieni di passi e batti mani al ritmo vertiginoso del magnetismo e noi coglieremo il tutto a mani aperte...-Grazi arivederci. Rubettu-

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