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ADDIO CALIFFO


Si è spento nella sua casa ad Acilia il cantautore Franco Califano, aveva 74 anni. Era malato da tempo. L'ultima sua esibizione risale a pochi giorni fa, al Teatro Sistina di Roma. Noto anche come Er Califfo o con l'appellativo Il Maestro, si è cimentato come scrittore e saggista con opere come Ti perdo - Diario di un uomo da strada, Il cuore nel sesso, Sesso e sentimento e Calisutra - Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro. Da sempre autore di testi e poesie, è famoso per canzoni spesso cantate in proprio, ma molto più frequentemente scritte per altri artisti: Mia Martini (Minuetto, scritta in coppia con Dario Baldan Bembo e La nevicata del '56 scritta nel testo con Carla Vistarini); Ornella Vanoni (La musica è finita, su musica di Umberto Bindi, scritta con Nisa, Una ragione di più, scritta con Mino Reitano); Peppino di Capri (Un grande amore e niente più, che vince il Festival di Sanremo 1973); Bruno Martino (E la chiamano estate, scritta in coppia con lo stesso Martino); Edoardo Vianello e Wilma Goich (Semo gente de borgata). Suo è anche il testo di Un'estate fa, versione italiana di Une belle histoire, del cantante francese Michel Fugain. Le notti d'agosto fu portata al successo da Loretta Goggi. Per Mina ha scritto l'intero album Amanti di valore (1974). Califano si è sempre presentato come un disincantato amante latino, un po' cinico, un po' romantico, vantando migliaia di conquiste femminili. Nell'avambraccio destro aveva tatuato la sua celebre frase "Tutto il resto è noia".  

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2 Commenti
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  1. (E' incredibile. Il giorno dopo la scomparsa di Enzo Jannacci se ne va pure Franco Califano, e ci ritroviamo qui anche con lui a doverlo ricordare!
    Lo faccio intitolando questo omaggio con il titolo di una sua significativa canzone.- RIP., Franco!)
    _________________

    “CHE FINE HAI FATTO CANTAUTORE?”
    (a Franco Califano)

    Cantavi e ti piaceva,
    l’aspetto assai sicuro,
    ponendo nel tuo accento
    la voce fra le note.

    Parlavi dell’amore
    di tante cose umane,
    con quel tuo tono roco
    che avevi passionale.

    Or che te ne sei andato
    è bello riascoltarti,
    riviver nel tuo canto
    un po’ la nostra storia.

    La vita per te un’aria,
    ‘na tenera armonia,
    che a noi tu trasmettevi
    con fare assai accorato.

    Riposa ora in pace,
    non t’hai d’ affaticare,
    ci lasci un grande dono,
    e noi ti ringraziamo.


    Cesare Borroni
    (30-03-’13)

    http://youtu.be/-8n08qZLRV0

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'altro ieri Jannacci, ora lui, abbiamo perso due grandi artisti in breve tempo :-(

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